"Possiamo dire che il Mondiale per Club è stato un grande successo". Esordisce così Gianni Infantino, che prima ancora che si giochi la finale tra PSG e Chelsea ha le idee chiare su come sia andata la prima competizione a 32 squadre.
Il numero 1 della FIFA lo ha fatto presso un evento esclusivo ospitato nella Trump Tower al quale hanno partecipato grandi leggende del calcio moderno, tutte d'accordo con lui sulla riuscita del torneo.
Infantino ha fatto riferimento al rivoluzionario accordo con DAZN, che ha permesso una visibilità unica ("Ci avevano detto che nessuno avrebbe visto questo torneo, che nessuno l’avrebbe trasmesso") e alla qualità dei match, ricchi di emozioni e di "grandissimi gol, ne abbiamo visti 192, credo, più di 3 a partita".
Roberto Baggio, una delle stelle presenti a New York, si sofferma sulla polemica per il forte caldo e minimizza, ricordando quanto successo nel lontano 1994: "Sì, ho giocato e ovviamente le temperature erano forse più alte rispetto a questi giorni, credo che il fatto di avere 5 o 6 sostituzioni e il break che c'è ovviamente in ogni tempo aiutano il tipo di giocatore ovviamente a recuperare".
Dal canto suo, Kakà ha parlato della percezione del torneo per i quattro club brasiliani presenti (Fluminense, Flamengo, Botafogo e Palmeiras) e di quanto entusiasmo sia stato generato dal Mondiale per Club, che per le squadre del suo Paese è stato particolarmente positivo, e non solo per l'invasione dei tifosi a Times Square: "È stato fantastico, avere l'opportunità di vedere squadre brasiliane affrontare club di altri paesi, diverse scuole di calcio, diverse tipologie di gioco. Per noi è stato davvero bello".
Dello stesso avviso è stato il connazionale Ronaldo, Il Fenomeno, convinto del successo della competizione per il modo in cui sia servita ai tifosi: "Penso che questa competizione sia un enorme successo. E sì, cercheremo di migliorare, ovviamente. E siamo molto felici di vedere i nostri tifosi felici, perché tutto questo è per i tifosi, il calcio è per i tifosi. Quindi, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro".
Poi ha parlato Alessandro Del Piero, che ha insistito sulla dimensione internazionale del torneo anche alla luce delle esperienze professionali fatte in Oceania: "La FIFA deve rappresentare il mondo. Sudafrica, Medio Oriente, Sud America, Europa, Australia, Nuova Zelanda, ovunque. Quindi, come ha detto il Presidente, avere la possibilità di sognare di giocare in questo tipo di competizione è qualcosa che alcuni giocatori forse non hanno".
A ribadire il concetto anche Hristo Stoichkov, che ha apprezzato la possibilità data alle squadre di tutto il mondo e ha condannato i critici: "Di questo grande evento che è la Coppa del Mondo per Club FIFA, prima di tutto ci sono tante culture diverse, tante persone vengono da altri Paesi, per molti anni non avresti mai potuto pensare che ci fossero così tanti club diversi che potessero giocare l'uno contro l'altro, tutto questo non sarebbe mai potuto accadere e per questo è un grande evento che dobbiamo sostenere".
Infine, l'ex di Real Madrid e Inter Esteban Cambiasso ha voluto chiarire la situazione relativa alla stanchezza dei giocatori chiamati a disputare una stagione 'infinita', confutando le tesi dei detrattori: "Se si calcolano i minuti che i giocatori hanno giocato ora, sono più o meno gli stessi minuti che i giocatori giocavano 15 o 20 anni fa. Quindi, prima di fare delle affermazioni, dobbiamo confrontare, studiare, perché di solito si buttano via parole ed è troppo facile, ma fare una buona analisi è un po' più difficile".
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