Il trionfo per 3-0 del Chelsea sul Paris Saint Germain in finale di Coppa del Mondo per Club è stato salutato con molta gioia dai calciatori dei Blues. A fine gara è intervenuto ai media Reece James, un giocatore simbolo della squadra di Maresca.
"Penso che oggi si sia visto quanto è cresciuto il nostro club. Negli ultimi anni abbiamo avuto momenti difficili. Oggi è stata una prova tosta. Probabilmente abbiamo portato anche un po’ di fortuna con noi. Sapevamo di aver fatto bene finora nella competizione, ma oggi abbiamo affrontato la squadra migliore. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma la squadra era pronta e credo che lo abbiamo dimostrato", ha detto l'inglese.
Uno dei giocatori più esperti del Chelsea ha poi proseguito: "Se guardate la mia storia recente, ho affrontato tante difficoltà nelle ultime due, forse tre stagioni. È stato molto complicato, tra tanti infortuni e poco tempo in campo. Non abbiamo potuto competere ai massimi livelli. Abbiamo vinto poco. Ma questa stagione appena conclusa ci ha regalato la Conference League e il Mondiale per Club. Credo sia un passo enorme nella direzione giusta, e sono davvero entusiasta per il futuro."
Chi è arrivato dando subito un quid in più è stato João Pedro, autore del terzo gol ieri sera, che ha commentato così il tutto: "Ero in vacanza, poi il Chelsea mi ha chiamato. Sono super felice di essere arrivato in un club della grandezza del Chelsea. E adesso bisogna solo godersi il momento, siamo campioni del mondo, ed è questo che conta".
L'attaccante brasiliano ha poi aggiunto: "Sappiamo tutti quanto sia importante questo torneo. E noi giocatori americani abbiamo portato qualcosa in più al gruppo. È stato davvero gratificante arrivare qui, dopo pochi giorni e riuscire a vincere un torneo del genere. Sono felicissimo di entrare nella storia del Chelsea in così poco tempo".
Infine, ha parlato anche il centrocampista Moises Caicedo, che ha esaltato il collettivo: "È andata molto bene, abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto, siamo stati molto efficaci. Sapevamo che avremmo avuto la nostra chance e alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono molto orgoglioso di quello che sto facendo insieme ai miei compagni. È un sogno che si realizza essere qui, in uno dei club migliori al mondo, e oggi lo abbiamo dimostrato arrivando in finale. Per vincere, per essere il migliore, devi battere i migliori".
L'ecuadoregno ha poi concluso commentando alcuni episodi di attrito con gli avversari: "Quello che succede in campo sono discussioni che accendono la partita, ma poi ci siamo stretti la mano. Noi eravamo molto contenti, loro ci hanno fatto i complimenti e ci hanno anche motivati molto. Sapevamo di aver perso con loro in precedenza, ma abbiamo risposto senza parlare troppo. Abbiamo risposto qui, adesso, con una medaglia".
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