Il Psg costretto a rincorrere la qualificazione. Nessuno lo avrebbe immaginato alla vigilia della partita col Botafogo, ma i brasiliani hanno fatto lo sgambetto ai campioni d'Europa in carica che adesso dovranno superare il Seattle, l'impegno non dovrebbe essere proibitivo, per passare il turno.
Una sconfitta contro una squadra solida e ben messa in campo, come ha confermato Khvicha Kvaratskhelia al termine della partita: "È stata una gara difficile. Loro sono stati bravi in difesa, abbiamo avuto molte occasioni per segnare e non l’abbiamo fatto. Non siamo stati abbastanza concentrati nei momenti in cui potevamo segnare, ed è su questo che dobbiamo lavorare in vista della prossima partita", il commento del numero 7 del Paris.
Il gruppo B quindi si palesa per essere uno di quelli più competitivi con Botafogo, Psg e Atletico a giocarsi in tre i due posti disponibili per il passaggio del turno. Una situazione che comunque non preoccupa l'ex giocatore del Napoli: "Sappiamo che al Mondiale per club ci sono tutte squadre molto forti, le rispettiamo tutte. Noi cerchiamo solo di giocare il nostro calcio, ma oggi non ci siamo riusciti".
Una sconfitta con tanta delusione per i parigini, come ha ammesso Kvara: "Non siamo felici, abbiamo perso. Ma è normale, fa parte del calcio. A volte si vince, a volte si perde. Ora dobbiamo solo restare concentrati per la prossima partita. Pensare solo a vincere e farci trovare pronti. Loro oggi erano più concentrati, con più energia. Hanno meritato la vittoria. Ora pensiamo solo alla prossima".
Doué
A fare eco alle parole di Kvara il compagno di reparto Desire Doue, il quale ha evidenziato le lacune in fase offensiva: "Purtroppo non abbiamo segnato, ed è questo che ci è mancato stasera. Ce lo aspettavamo. Sapevamo che era una squadra che mette molta intensità, molto forte nei duelli. Abbiamo risposto presente, ma non siamo stati efficaci".
Poi continua: "Stasera il Botafogo ha difeso molto bene, ha messo l’intensità giusta, ci ha creato tanti problemi. Hanno messo gli ingredienti giusti per metterci in difficoltà. Sono stati efficaci: nel primo tempo hanno avuto un tiro e hanno segnato. Nella ripresa hanno difeso bene, hanno giocato sulle loro qualità. Noi non abbiamo segnato. Abbiamo perso. È tutto qui".
Adesso l'ultima partita sarà da dentro o fuori: "Nessuno ama essere con le spalle al muro. Avremmo voluto vincere stasera. Non esistono situazioni perfette, né partite perfette. Stasera non abbiamo vinto. Ora resta un’ultima partita. Come ho già detto, non è finita. Dovremo andare lì e vincere".
Hernandez
L'umore non è al top, ma per il Psg c'è ancora una partita da giocare e vincere per andare avanti e Lucas Hernandez ha già la ricetta per non rimanere con il cerino in mano: "Serve attaccare di più, sfruttare meglio gli spazi e restare concentrati. Abbiamo ancora una possibilità e dobbiamo crederci. Siamo pronti a reagire".
E sulla partita con il Botafogo: "Alla fine ci adattiamo agli avversari che incontriamo. Vogliamo sempre imporre il nostro gioco, anche contro squadre più organizzate. Oggi non ha funzionato. Loro hanno fatto la loro partita, hanno segnato nel primo tempo e hanno gestito bene il resto. Loro - continua il fratello di Theo - hanno messo tutto in campo. Sapevamo che nel secondo tempo avrebbero pensato soprattutto a difendere. Lo hanno fatto bene, con molta aggressività, senza lasciarci spazio. Contro squadre così è difficile rimontare.
Infine una battuta sulle difficoltà incontrate: "Dovevamo attaccare di più la profondità. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche occasione, ma non siamo riusciti a sfruttare bene gli spazi alle spalle della difesa. Nella ripresa sapevamo che sarebbe stato più complicato. Purtroppo, abbiamo perso".
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