Dopo il travolgente 4-0 del PSG nel primo ottavo di finale di giornata, il Bayern Monaco ha imposto la sua legge in Florida, piegando un Flamengo combattivo ma schiacciato dalla tempesta bavarese. La doppietta di Kane, la rete di Goretzka e l’autogol iniziale di Pulgar hanno messo in mostra la forza e il cinismo dei tedeschi, capaci di gestire il ritorno in partita del Mengão e mantenere il vantaggio, conquistando così un meritato pass per i quarti di finale con un successo per 4-2.
Furia bavarese e reazione carioca
All’Hard Rock Stadium di Miami, il Bayern Monaco ha scelto la via più diretta: aggredire. Senza alcun rodaggio iniziale, la squadra di Vincent Kompany è scesa in campo con l’intenzione di imporre ritmo e dominio sin dai primissimi istanti, prendendo in mano la partita con autorità e intensità.
I bavaresi hanno guadagnato tre calci d’angolo consecutivi già nei primi minuti, tutti battuti da Kimmich con precisione chirurgica verso il primo palo, creando subito scompiglio davanti a Rossi. Sul terzo tentativo, la confusione in area è costata caro al Flamengo: una deviazione maldestra di Pulgar ha spedito il pallone nella propria porta, regalando il vantaggio ai tedeschi dopo appena 5 minuti.
Il Bayern non si è fermato. Al 9’, è arrivato il raddoppio, costruito da un pressing alto perfettamente orchestrato. Upamecano ha recuperato palla, servendo prontamente Harry Kane. Il capitano inglese ha resistito a un contrasto e, da circa 25 metri, ha esploso un sinistro potente e leggermente deviato, che ha colpito il palo interno prima di insaccarsi alle spalle del portiere: un gol che ha certificato il dominio iniziale dei tedeschi.
Nonostante il doppio svantaggio, il Flamengo non si è arreso. Guidata dalla personalità e dall’esperienza, la squadra di Filipe Luís ha provato a riordinare le idee e alzare il baricentro. Il primo vero squillo è arrivato poco dopo il quarto d’ora, con Araujo che ha trovato spazio in area ma ha dovuto fare i conti con un super Neuer, autore di un intervento prodigioso a mano aperta.
La svolta per i brasiliani è arrivata al 32’, quando Gerson - ex Roma e Fiorentina - ha accorciato le distanze con un bolide all'interno dell'area, scagliato di prima intenzione e imprendibile per Neuer. Il gol ha riacceso la torcida del Mengão e restituito energia ai brasiliani, che sembravano aver ritrovato fiducia.
Ma il Bayern, glaciale e implacabile, ha impiegato poco a spegnere l’entusiasmo. Proprio sul finire del primo tempo, è stato Leon Goretzka a ristabilire le distanze con una conclusione chirurgica dalla lunga distanza: destro secco, angolato, che ha sorpreso Rossi e portato i tedeschi avanti 3-1 prima dell'intervallo.
"Hurricane" risponde al primo timbro di Jorginho in maglia rossonera
Nella ripresa, il Flamengo ha iniziato con più convinzione, approfittando di un avvio meno brillante dei tedeschi. Su un cross dalla destra, Olise ha commesso un ingenuo fallo di mano in area, regalando un rigore preziosissimo ai brasiliani. Dal dischetto, Jorginho ha calciato con freddezza, segnando il suo primo gol con la nuova maglia e riaprendo ufficialmente il match.
Ma il Bayern, come i più grandi pugili, ha assorbito il colpo senza vacillare, rilanciando con ancora maggiore intensità. Una pressione alta costante ha portato al recupero palla sull’errore di Araujo, da cui è nato il passaggio perfetto di Kimmich per Harry Kane.
L’inglese, con un destro chirurgico dal limite, ha siglato la sua doppietta personale e ristabilito le distanze sul 4-2 al 72’.
Il quarto gol ha rappresentato una vera mazzata per il Mengão che, pur senza mai arrendersi, ha cominciato a cedere sotto la forza inarrestabile del Bayern. Negli ultimi minuti i bavaresi hanno gestito la partita con calma e sicurezza, conquistando meritatamente l’accesso ai quarti di finale. Ora li attende il temibile PSG, in un confronto che promette scintille e ha il sapore di finale anticipata.
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