Tonali e la voglia di far bene a Milano, per i rossoneri il momento peggiore di ritrovarlo

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Tonali e la voglia di far bene a Milano, per i rossoneri il momento peggiore di ritrovarlo
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Sandro Tonali
Sandro Tonali
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L'azzuro torna a San Siro per la prima volta da avversario con il desiderio di non sfigurare davanti ai propri ex compagni e tifosi in un palcoscenico importante come la Champions. Per la squadra di Pioli un rendez-vous che arriva dopo la batosta subita sabato nel derby con l'Inter. Nonostante tutto l'ex rossonero, a differenza di Donnarumma, andato via a parametro zero e sgattaiolando da San Siro in silenzio per non essere notato, verrà applaudito dai sostenitori del Milan.

Probabilmente in questo preciso momento, il polso di Stefano Pioli non è il più rappresentativo degli umori in casa Milan. Tuttavia, su questo punto sono tutti d'accordo: "Sarà molto emozionante ritrovare Tonali, lo abbraccerò con grande affetto. Abbiamo vinto insieme e siamo cresciuti insieme. Gli auguriamo il meglio, ovviamente dalla partita successiva".

E già, perché il designato - ma, a questo punto, improbabile - capitan futuro del Milan tornerà, domani sera, a San Siro accompagnando la sua nuova squadra nello stadio dov'è diventato grande per far visita alla sua ex squadra che non si è ancora ripresa dalla manita incassata nel derby contro l'Inter.

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In realtà, Sandro sarebbe dovuto tornare al Meazza già la scorsa settimana, ma un risentimento muscolare gli ha impedito di partecipare all'incontro disputato e vinto dalla Nazionale contro l'Ucraina.

Domani, invece, Tonali ci sarà. Prova ne sia che proprio si è presentato in sala stampa assieme al proprio tecnico alla vigilia della sfida contro il club che ha amato alla follia e che, probabilmente, ama ancora.

Il match di Sandro
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Amore che il popolo milanista gli riconosce, a differenza di Gianluigi Donnarumma, sonoramente fischiato in occasione della gara dell'Italia. Sebbene, infatti, l'ex centrocampista del Brescia abbia assicurato che quella di trasferirsi in Premier sia stata una decisione sua, i 70 milioni lasciati a Milano hanno permesso al club rossonero di rinforzarsi.

Gigio, invece, è andato via a parametro zero e sgattaiolando via da San Siro in silenzio per non essere notato. Ed è per questa ragione che i tifosi del Diavolo non gliel'hanno ancora perdonata (e, probabilmente, sarebbe anche ora di farlo).

Sandro, invece, verrà applaudito. Arriverà a Milano con un Newcastle tornato alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive e per questo convinto di essersi lasciato alle spalle il momento no e disposto a mettere nei guai quello che, almeno sinora, è stato l'allenatore più importante della sua carriera.

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