Probabilmente in questo preciso momento, il polso di Stefano Pioli non è il più rappresentativo degli umori in casa Milan. Tuttavia, su questo punto sono tutti d'accordo: "Sarà molto emozionante ritrovare Tonali, lo abbraccerò con grande affetto. Abbiamo vinto insieme e siamo cresciuti insieme. Gli auguriamo il meglio, ovviamente dalla partita successiva".
E già, perché il designato - ma, a questo punto, improbabile - capitan futuro del Milan tornerà, domani sera, a San Siro accompagnando la sua nuova squadra nello stadio dov'è diventato grande per far visita alla sua ex squadra che non si è ancora ripresa dalla manita incassata nel derby contro l'Inter.
In realtà, Sandro sarebbe dovuto tornare al Meazza già la scorsa settimana, ma un risentimento muscolare gli ha impedito di partecipare all'incontro disputato e vinto dalla Nazionale contro l'Ucraina.
Domani, invece, Tonali ci sarà. Prova ne sia che proprio si è presentato in sala stampa assieme al proprio tecnico alla vigilia della sfida contro il club che ha amato alla follia e che, probabilmente, ama ancora.
Amore che il popolo milanista gli riconosce, a differenza di Gianluigi Donnarumma, sonoramente fischiato in occasione della gara dell'Italia. Sebbene, infatti, l'ex centrocampista del Brescia abbia assicurato che quella di trasferirsi in Premier sia stata una decisione sua, i 70 milioni lasciati a Milano hanno permesso al club rossonero di rinforzarsi.
Gigio, invece, è andato via a parametro zero e sgattaiolando via da San Siro in silenzio per non essere notato. Ed è per questa ragione che i tifosi del Diavolo non gliel'hanno ancora perdonata (e, probabilmente, sarebbe anche ora di farlo).
Sandro, invece, verrà applaudito. Arriverà a Milano con un Newcastle tornato alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive e per questo convinto di essersi lasciato alle spalle il momento no e disposto a mettere nei guai quello che, almeno sinora, è stato l'allenatore più importante della sua carriera.