"Cu-Cu-Cubarsí, Cu-Cu-Cubarsí": il nuovo beniamino del Barcellona ha già il suo coro sugli spalti del Montjuic, ed è risuonato anche venerdì scorso contro il Maiorca.
Di fronte a Vedat Muriqi e Cyle Larin, il diciassettenne non si è lasciato impressionare dai fisici imponenti dei due attaccanti del Bermelona.
Pau Cubarsí era un'incognita fino a poche settimane fa, ma ora è uno dei più interessanti prospetti del Barça.
A 17 anni, il difensore ha approfittato di infortuni e assenze per lasciare il segno nelle rotazioni, tanto che Xavi Hernández lo ha schierato 8 volte nelle ultime 9 partite.
Il Barça è rimasto 3 volte senza subire gol nella Liga e ha ottenuto tre risultati netti contro Getafe (4-0), Athletic (0-0) e Mallorca (1-0).
Statisticamente, quando Cubarsí parte titolare in campionato, i Culés non perdono mai (6 vittorie, 2 pareggi).
Qualità della ripresa e rigore nei duelli
Nella conferenza stampa post partita contro gli Azulones, il tecnico blaugrana ha elogiato le capacità del suo nuovo pupillo: "Cubarsí è il miglior difensore che abbiamo quando si tratta di recuperare la palla, e oggi lo ha dimostrato. È un giocatore che rimarrà con il club per molti anni a venire".
Cubarsí ha avuto la meglio nel duello con Borja Mayoral (15 gol e un assist in 27 partite), che prima dell'infortunio era dato per favorito nella rosa di Luis de la Fuente, ed è stato anche elogiato per la sua abilità nell'uno contro uno: "Protegge la palla, non si fa superare. A livello difensivo dobbiamo ancora perfezionare le cose, ma si nota".
Xavi ha chiarito il suo pensiero venerdì sera: "Cubarsí è intelligente. Sa quando intervenire e quando no. Non ha mai perso un solo duello contro giocatori più forti. Spettacolare! Non sembra avere 17 anni".
Come per molti giocatori, imparare a giocare ai massimi livelli è un'impresa difficile, soprattutto in una posizione così esposta come quella del difensore.
Il minimo errore deve essere pagato e i primi passi di Cubarsí non sono stati facili, dato che il Barça naviga in acque tempestose da diverse settimane, anche perché la difesa, così dominante nella scorsa stagione, è chiaramente calata di livello.
Con il riposizionamento di Andreas Christensen si è liberato un posto al centro.
L'internazionale spagnolo Íñigo Martínez non convince e la sua gestione difensiva contro il Napoli nell'ottavo di finale di Champions League, quando Victor Osimhen ha pareggiato con l'unico tiro in porta dei Partenopei, ha messo in discussione la sua forma.
Di conseguenza, Cubarsí è stato promosso, al punto che sta giocando da titolare e viene indicato come il sostituto di Ronald Araújo, squalificato venerdì scorso nella Liga.
Non sarebbe una sorpresa vedere Cubarsí titolare al fianco del Charrua martedì sera, in quella che sarebbe la sua prima apparizione in Champions League.
È un'occasione importante, sia per il club che per il giocatore, che nel giro di poche settimane è passato dall'anonimato all'emblema del futuro del Blaugrana e della Selección.
Con tutti i rischi che ciò comporta in caso di eliminazione.