Altri

Esclusiva Javier Zanetti: "Il calcio regala sempre rivincite, speriamo sia quella giusta"

Javier Zanetti
Javier ZanettiFlashscore
Flashscore ha intervistato in esclusiva la leggenda dell'Inter che trascinò i nerazzurri, da capitano, alla vittoria della Champions League nella stagione 2009-10. Il tutto in vista della finale contro il Paris Saint Germain in programma sabato sera.

Come ha visto questa stagione e per quali motivi pensa che l'Inter abbia raggiunto la finale?

Penso che sia stata una stagione positiva, perché credo che siamo stati competitivi in tutte le competizioni che abbiamo giocato. Ci resta l'ultima cosa da fare, cioè una grande finale di Champions League, e la verità è che sarebbe molto bello poter culminare e coronare questo sogno.

Com'è tornare a giocare una finale dopo due anni?

Non è facile. Dopo la finale contro il Manchester City, prima della quale tutti dicevano che la squadra inglese sarebbe stata di gran lunga superiore, in partita poi non è stato così. Abbiamo perso per poco e ora abbiamo un'altra occasione, il calcio regala sempre rivincite e speriamo che questa sia quella giusta.

La Champions League è alle porte. Come vede il Paris Saint-Germain, lo vede più organizzato di prima e più strutturato?

Credo che sia noi che loro abbiamo meritato di arrivare in finale, abbiamo battuto squadre molto importanti. Credo che Luis Enrique sia un grande allenatore, che ha dato un'identità al Paris Saint-Germain, e non sarà una partita facile, anzi, sarà una partita complicata. Hanno giocatori molto forti come Dembélé, Donnarumma sta vivendo un grande momento... Per me sarà una bella finale, dove si affronteranno due squadre che cercano di giocare un buon calcio, e probabilmente sarà molto equilibrata.

Arteta ha detto dopo la semifinale che il suo Arsenal è stata la migliore per il modo in cui ha giocato, pensa che sia vero?

No, credo che Arteta stia parlando perché il percorso che hanno fatto in Champions League è stato molto buono. Poi hanno affrontato una squadra come il Paris Saint-Germain che li ha superati: bisogna dare credito a quello che ha fatto il PSG.

Il match di sabato
Il match di sabatoFlashscore

Per quanto riguarda il nuovo formato della Champions League, come dirigente, pensa che sia stato vantaggioso per lo spettacolo o per l'aspetto sportivo?

Penso che sia stato vantaggioso per entrambe le parti, perché tutte le squadre dovevano andare a vincere, non potevano speculare. C'erano otto partite e chi faceva più punti entrava nelle prime otto, quindi si era costretti a vincere e a fare punti in ogni partita. Questo lo rendeva molto attraente. È vero che si giocano più partite, ma la Champions League è sempre una competizione spettacolare. Credo che, dopo la Coppa del Mondo, sia l'evento con più ripercussioni a livello mondiale, e giocarci, essere protagonisti, farne parte, è una vera festa.

Il fatto che il Liverpool abbia vinto il girone e poi si sia fermato agli ottavi come lo giudica?

Sono momenti, è il calcio. Il Liverpool nelle prime otto partite è stato migliore di molti altri, ma poi si va avanti con gli avversari e diventa sempre più difficile. È lì che bisogna essere preparati, e loro hanno affrontato il PSG che li ha messi al tappeto.

Simone (Inzaghi) è ormai allenatore dell'Inter da tempo. Come lo vede?

Molto bene. Questo sarà il quarto anno con noi. È un allenatore con concetti molto chiari, il gruppo lo segue perché sa che cerca di dare una grande identità alla squadra e ci riesce: la squadra gioca un buon calcio.

Anche lui è cresciuto, nel corso degli anni, e oggi sta vivendo personalmente un gran momento. Lui e il suo staff meritano di giocare questa finale.

Le ultime partite dell'Inter
Le ultime partite dell'InterFlashscore

Lo vede come un Ferguson per l'Inter, o pensa che i cicli siano finiti?

(ride). Prima di tutto, sia lui che la sua famiglia sono molto felici con noi. Si trova molto bene, la gente gli vuole molto bene e anche questo aiuta. Vedo che è molto tranquillo.

Come vede Lautaro, la stella della squadra, e pensa che possa crescere come ha fatto lei nel club per tanti anni?

Sono molto contento del presente di Lautaro, è con noi da molto tempo e continua a dimostrare un grande senso di appartenenza, è un punto di riferimento, è il capitano e si vede che si trova molto bene nel club. Questo mi ricorda i miei inizi.

Auguro a Lauti il meglio, perché è un ragazzo che se lo merita per l'impegno che mette, cerca sempre di aiutare i compagni, la gente gli vuole molto bene, è un capitano esemplare e spero che possa avere sempre la possibilità di stare nell'élite e che possa vincere tanti titoli con l'Inter.

Lo vede in futuro con una carriera simile alla sua? Le piacerebbe?

Lo spero perché la mia carriera qui all'Inter è stata molto bella, per come l'ho vissuta, per come l'ho sentita e per quello che l'Inter significa per me. Mi auguro con tutto il cuore che possa ritrovare tutte queste sensazioni.