Come il Bayern ha storicamente perseguitato l'Arsenal in Champions League

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Come il Bayern ha storicamente perseguitato l'Arsenal in Champions League
Robben, Ribery e Vidal esultano
Robben, Ribery e Vidal esultanoAFP
Negli ultimi vent'anni i Gunners sono sempre stati battuti dai bavaresi nel principale torneo europeo. Che sia questa la volta buona per gli inglesi per riuscire a rompere l'incantesimo?

Le due squadre si sono incontrate complessivamente sei volte in Champions League, quattro delle quali negli ottavi di finale, e in ognuno di questi quattro incontri il Bayern Monaco ha finito per imporsi.

"Questa è la storia",  ha detto il tecnico dei Gunners Mikel Arteta in settimana, in vista della sfida che vedrà la sua squadra affrontare la sua bestia nera nella competizione più importante d'Europa. "Quando si guarda alla loro storia nella competizione, è chiaro. Dobbiamo dimostrare di essere superiori. Il calcio è un ambiente molto competitivo e sarà difficile farlo".

Thomas Tuchel, l'avversario di Arteta, spera invece che Harry Kane e compagni possano confermare la storica tradizione. Il tecnico bavarese ha infatti espresso tutto il suo rispetto per i leader della Premier League, ma vuole che la sua squadra faccia leva sulla sua esperienza ai massimi livelli nello scontro di stasera, come ha detto ai media: "Abbiamo più esperienza in Champions League, che è diversa dalla Premier. Vogliamo sfruttare questo aspetto a nostro vantaggio".

Tutte e quattro le sconfitte dell'Arsenal contro il Bayern Monaco sono arrivate agli ottavi di finale, e tutte e quattro sotto la guida di Arsene Wenger. Andiamo a riviverle...

Ottavi di Champions League 2004/05

L'Arsenal era arrivato a questa particolare stagione europea dopo essere stato incoronato come "Invincibile" della Premier League. I Gunners, rimasti imbattuti nella fase a gironi della competizione, hanno conquistato la vetta del gruppo, ma non hanno dominato come avrebbero voluto, dato che quattro pareggi li avevano lasciati a un solo punto dai greci del Panathinaikos, arrivati terzi.

Le cose si sono sbloccate rapidamente nell'andata degli ottavi di finale a Monaco, con due errori difensivi di Kolo Toure che hanno portato a due altrettanti gol di Claudio Pizarro. E quando Hasan Salihamidzic ha segnato il terzo gol al volo, sembrava ormai tutto finito.

Il Bayern Monaco festeggia il primo gol di Pizarro
Il Bayern Monaco festeggia il primo gol di PizarroAFP

Touré si è poi rifatto segnando il gol che accorciava le distanze, ma quella è rimasta comunque una serata da dimenticare per l'Arsenal. I ragazzi di Wenger hanno giocato nettamente meglio nel ritorno ad Highbury, un mese dopo, ma il solitario gol di Thierry Henry, che batteva Oliver Kahn poco dopo l'ora di gioco, non bastava a ribaltare l'intero svantaggio.

Ottavi di Champions League 2012/13

L'Arsenal si presentò all'andata di questo particolare ottavo di finale dopo essere stato eliminato dalla FA Cup dal Blackburn Rovers, squadra di Championship, solo pochi giorni prima. Ma se Wenger sperava in una grande risposta da parte dei suoi giocatori all'Emirates, non l'ha avuta, perché Thomas Muller del Bayern ha portato gli ospiti in vantaggio con due gol.

Dopo l'intervallo Lukas Podolski ha riportato l'Arsenal in vantaggio per dar via a una possibile rimonta, ma Mario Mandzukic ha poi siglato il terzo gol, lasciando ai Gunners la necessità di una grande vittoria a Monaco per ribaltare il risultato di 1-3.

Olivier Giroud esulta con Theo Walcott
Olivier Giroud esulta con Theo WalcottAFP

E in quel caso c'è mancato poco, con Olivier Giroud che metteva in rete un cross di Theo Walcott già al terzo minuto, facendo così sognare ai tifosi dell'Arsenal una serata speciale in Champions League.

I londinesi hanno continuato a spingere alla ricerca del secondo gol, ma quando all'86' è arrivato il colpo di testa vincente di Laurent Koscielny era probabilmente troppo tardi, e i tedeschi hanno resistito, riuscendo a passare il turno grazie ai gol fuori casa, per poi diventare campioni a Wembley pochi mesi dopo.

Ottavi di Champions League 2013/14

L'Arsenal ospitava ancora una volta l'andata degli ottavi di finale. In quell'occasione il Bayern si presentò con Pep Guardiola al comando, ma nonostante ciò quella dell'Emirates fu una partita combattuta per gran parte del primo tempo.

Prima Mesut Ozil si è visto parare un rigore da Manuel Neuer, e in seguito Wojciech Szczesny è stato espulso per un fallo su Arjen Robben, rendendo la situazione ancora più difficile per i Gunners.

L'esultanza di Toni Kroos dopo il gol
L'esultanza di Toni Kroos dopo il golAFP

I tedeschi passano finalmente in vantaggio grazie a uno spettacolare tiro da 20 metri di Kroos poco dopo l'intervallo e, nonostante la partita sembrasse destinata a finire in questo modo, il subentrato Muller si incaricava si segnare di testa poco prima dell'intervallo per riportare il Bayern in Germania con due gol di vantaggio.

L'Arsenal aveva nuovamente bisogno di un risultato importante per ribaltare il passivo dell'andata, ma in questa occasione i bavaresi partivano alla grande, passando in vantaggio con un gol da pochi passi di Bastian Schweinsteiger. Podolski avrebbe poi pareggiato i conti, ma il Bayern sarebbe poi passato con un vantaggio globale di 3-1.

Ottavi di Champions League 2016/17

Dopo essersi incrociate nella fase a gironi dell'annata 2015/16, in quella successiva, l'ultima di Wenger in Champions League, si riproponeva la grande sfida agli ottavi di finale. E sarebbe stato uno strazio assoluto per i suoi, che avrebbero perso sia in modo netto sia all'andata sia al ritorno. 

Il doppio 5-1 a favore dei bavaresi è stato testimonianza della netta differenza tra le due squadre, con i britannici che non sono riusciti nemmeno a sfruttare il vantaggio di giocare il match di ritorno tra le mura amiche. Un'autentica lezione quella di Carlo Ancelotti a un Wenger ormai totalmente in declino. 

Robert Lewandowski esulta dopo il gol su rigore
Robert Lewandowski esulta dopo il gol su rigoreAFP

Sarà questo l'anno dell'Arsenal?

Nella maggior parte dei precedenti incontri, il Bayern sarebbe stato il favorito. Questa volta, però, la squadra di Arteta viene da un ottimo momento, dimostrato dalla sua posizione in cima alla classifica della Premier League e dal fatto che i Gunners hanno perso solo due partite in tutte le competizioni nel 2024.

Con il tecnico iberico al timone, anche l'incombente presenza di Kane, che ha segnato il record di 14 gol nei derby del nord di Londra, non sembra essere più la minaccia di un tempo. La squadra di Tuchel ha inoltre perso cinque delle ultime 10 partite in tutte le competizioni e sta assistendo impotente alla cavalcata in Bundesliga del Bayer Leverkusen.

I bavaresi sono stati anche eliminati dalla Coppa di Germania dal Saarbruecken, squadra di terza divisione, eppure - vuoi per il calibro di Kane, vuoi per la scarsa storia - Arteta si rifiuta di sottovalutare i sei volte campioni di Champions League.

"Sono una squadra di alto livello. E io sono un grande ammiratore di Thomas", ha detto l'allenatore basco. "Il modo in cui le sue squadre sono impostate, il modo in cui giocano, il modo in cui effettuano le transizioni. Ho imparato molto da lui e a guardarli bene sono una squadra di alto livello".

"Ci siamo preparati bene e ora dobbiamo portare il nostro gioco dove vogliamo. Se lo facciamo abbiamo la possibilità di vincere", ha concluso lo spagnolo.