Champions League: nel big match di giornata Il City batte in rimonta il Real Madrid

Erling Haaland del Manchester City (C) festeggia il suo gol con i compagni di squadra
Erling Haaland del Manchester City (C) festeggia il suo gol con i compagni di squadraAlberto Gardin / Zuma Press / Profimedia

Il Manchester City ha aggravato la crisi del tecnico del Real Madrid, Xabi Alonso, ribaltando lo svantaggio iniziale e vincendo 2-1 in Champions League, conquistando così la seconda vittoria di sempre al Santiago Bernabéu.

Questa sfida era la più attesa del 6° turno di Champions League e la partita non ha deluso le aspettative già nei primi cinque minuti.

Vinícius Júnior è finito a terra in area dopo un contrasto con Matheus Nunes, e sebbene l’arbitro Clément Turpin avesse inizialmente assegnato il rigore, il VAR ha confermato che il fallo era avvenuto fuori area.

La punizione seguente di Federico Valverde è stata deviata di pochissimo a lato, poi Vini Jr. ha provato un pallonetto che è finito di poco sopra la traversa, mentre il Madrid cercava di approfittare di un avvio lento del City.

Gli ospiti non avevano ancora creato occasioni da gol nella prima mezz’ora e sono stati puniti proprio in quel periodo.

Un rapido contropiede del Real si è concluso con Rodrygo che, dalla destra, non ha sbagliato e ha infilato il pallone nell’angolo lontano, interrompendo così un digiuno di 32 partite senza segnare.

Tuttavia, alla prima vera occasione, il City ha risposto: Joško Gvardiol ha svettato su tutti sul corner di Rayan Cherki, permettendo a Nico O’Reilly di ribadire in rete la respinta da pochi passi.

Pochi istanti dopo, la partita si è capovolta completamente: un’ingenuità di Antonio Rüdiger ha visto il difensore trascinare Erling Haaland a terra in area.

Nonostante l’episodio fosse sfuggito inizialmente all’arbitro, un rapido controllo al monitor ha portato all’assegnazione del rigore, e Haaland non ha sbagliato dal dischetto.

Dopo la ripresa, Jude Bellingham ha sprecato una grande occasione per riportare il Madrid in parità, alzando il pallone sopra la traversa a tu per tu con il portiere.

Xabi Alonso si è affidato alla panchina per provare a cambiare l’inerzia della gara, ma le sue mosse non hanno prodotto l’effetto sperato.

È stato uno dei titolari a fallire due occasioni clamorose per il pareggio: prima Vini Jr ha mancato un colpo di testa da pochi metri, poi ha calciato alto al volo sul secondo palo, ancora una volta lasciato libero dalla difesa del City.

Endrick è stata l’ultima carta giocata da Alonso e ha sfiorato il gol del pareggio con un colpo di testa che si è stampato sulla traversa.

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Il City ha resistito alla pressione nei minuti finali, difendendo con ordine e portando a casa una vittoria fondamentale nella corsa alla qualificazione diretta agli ottavi.

Al triplice fischio, il Bernabéu ha risposto con fischi e contestazioni, mentre la posizione di Alonso è sempre più in discussione dopo la seconda sconfitta consecutiva in casa.

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