Alla vigilia della gara di stasera tra l'Aston Villa e la Juventus, Monchi si è concesso ai taccuini della Gazzetta dello Sport, affrontando un po' tutti i temi di attualità: dai Villans alla Vecchia Signora, rifugiandosi in un "no comment" soltanto quando la chiacchierata è virata in direzione Roma.
Per il resto, toni distesi e grande rispetto, sia nei confronti della società bianconera che di Cristiano Giuntoli: "Abbiamo un buon rapporto, nato quando io lavoravo a Roma e lui a Napoli. Dipenderà dalle esigenze. Cristiano è uno dei migliori dirigenti italiani e prima o poi vincerà lo scudetto anche con la Juve". Questi i passaggi più importanti dell'intervista.
La partita
“La Juve è la Juve. Pian piano sta trovando la sua strada dopo l’arrivo di un allenatore con una idea diversa. È sempre di più la squadra di Thiago e adesso è molto più forte rispetto a due mesi fa. E poi ha bisogno di punti in Champions: sarà una partita molto difficile”.

"Se firmerei per un pari? Mai. La nostra mentalità è quella di andare sempre in campo per vincere”.
"Chi temo della Juve? Il blocco della squadra. Thiago ha costruito una Juve solida. Motta ha molte assenze, ma pure noi ne abbiamo”.
Progetto Villa
“Vogliamo consolidare il progetto, avvicinando l’Aston Villa alle big 6 inglesi: City, Liverpool, Arsenal, United, Tottenham e Chelsea. Vincere la Champions? Le favorite sono altre. Di impossibile non c’è nulla, ma per noi la vedo una cosa difficilissima”.

Douglas Luiz
“Sta giocando meno di quello che ci saremmo aspettati tutti, ma parliamo di un giocatore forte. Ci sono ragazzi che arrivano e si impongono, altri che necessitano di tempo. Serve pazienza, ma le qualità di Douglas non si discutono. Diventerà importante per la Juve. É un regista e ogni palla che esce dai suoi piedi ha un senso: lo scorso anno ha giocato il 90% delle partite con noi. É stato determinante”.
“Dopo il suo addio, abbiamo investito e a centrocampo siamo messi bene con Tielemans, Onana, Kamara, Barkley… Ma Douglas me lo riprenderei sempre, in qualsiasi club: è fortissimo”.

Yildiz
“È un talento e diventerà un giocatore importante, alla Juve o altrove. Lo cercheranno tanti top club, ma Yildiz è già in una grandissima società”.