Il nuovo corso di Erik ten Hag al Bayer Leverkusen comincia nel peggiore dei modi. Alla sua prima apparizione sulla panchina del club tedesco, l’allenatore olandese incassa una pesante e umiliante sconfitta per 5-1 contro la formazione Under 20 del Flamengo, in un'amichevole giocata in Brasile.
Un debutto che, seppur in contesto estivo, lascia già più di qualche perplessità.
Dopo la storica Bundesliga conquistata nella stagione 2023/24 da Xabi Alonso, salutato come un eroe sul Reno, il testimone è passato all'ex tecnico del Manchester United, reduce da un'esperienza tutt'altro che positiva a Old Trafford.
La sua avventura in Germania è vista come un’occasione di riscatto, ma l’esordio è stato tutt’altro che incoraggiante.
Flamengo U20 travolgente, Leverkusen irriconoscibile
Sul campo, il giovane Flamengo ha dato una lezione di intensità, ritmo e cinismo. I brasiliani hanno chiuso il primo tempo già avanti 4-0: Lorran ha sbloccato il match dopo appena due minuti, seguito dalla doppietta di un ispiratissimo Matheus Gonçalves e dalla rete di Pedro Leão, servito proprio da Gonçalves.
Nonostante la formazione largamente sperimentale scelta da ten Hag nella prima frazione, il secondo tempo ha visto il Leverkusen schierare uomini chiave come Xhaka, Grimaldo, Tapsoba e Schick. Tuttavia, la musica non è cambiata: Gusttavo ha siglato la quinta rete per i padroni di casa, prima che Montrell Culbreath firmasse il gol della bandiera per i tedeschi.
Ten Hag: “Non me ne frega un c***o del risultato”
Al termine dell’incontro, il tecnico olandese non ha fatto troppi giri di parole per commentare la disfatta: “Il risultato non è dei migliori, ma non me ne frega un c***o dei risultati precampionato. Non dobbiamo mai perdere, nemmeno con quel margine, ma per me era importante non perdere nessun giocatore”.
ten Hag ha poi sottolineato la scarsa preparazione della squadra per un impegno così anticipato: “Sarebbe stato meglio giocare la partita più tardi. A Leverkusen abbiamo grandi aspettative anche quando i giocatori sono giovani. Ma non dobbiamo giudicarli troppo severamente”.