Coppa d'Africa: la Costa d'Avorio mette fine a diversi lustri di fallimenti degli anfitrioni

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Coppa d'Africa: la Costa d'Avorio mette fine ad anni di fallimenti dei Paesi ospitanti

Haller è stato il match-winner della Costa d'Avorio in semifinale
Haller è stato il match-winner della Costa d'Avorio in semifinaleProfimedia
Gli Elefanti sono il primo paese ospitante del torneo a raggiungere la finale dall'Egitto nel 2006.

Una delle tante peculiarità della Coppa d'Africa è che i Paesi ospitanti non sono sempre riusciti a lottare per il trionfo, nonostante avessero avuto tutti i vantaggi di giocare in casa.

La vittoria per 1-0 della Costa d'Avorio sulla Repubblica Democratica del Congo, nella semifinale disputata mercoledì scorso, ha invece propiettato gli Elefanti verso la gara decisiva del torneo, in programma domenica prossima ad Abidjan, contro la Nigeria.

Gli ultimi otto anfitrioni del torneo biennale non sono, infatti, riusciti a vincere la coppa e nessuno ha mai raggiunto la finale dall'Egitto nel 2006.

Il Ghana nel 2008, la Guinea Equatoriale nel 2015 e il Camerun due anni fa hanno almeno raggiunto la semifinale, ma poi sono usciti senza nemmeno segnare.

Il Gabon, nel 2017, non ha nemmeno superato il primo turno, mettendo a dura prova il torneo.

La Coppa delle Nazioni africane ha visto un aumento dei tifosi in trasferta in questa edizione in Costa d'Avorio, ma le grandi distanze del continente e i costi di viaggio elevati fanno sì che i tifosi in trasferta siano una rarità, a differenza del sostegno significativo che le squadre si portano sempre in dote agli Europei.

Le edizioni passate in cui il Paese ospitante è uscito prima del tempo hanno portato a una scarsa affluenza di pubblico. Nel 1994 in Tunisia, dove i padroni di casa non superarono la fase a gironi, vennero arruolati dei militari per riempire i posti a sedere, creando uno scenario insolito di spettatori che indossavano la stessa uniforme marrone per la finale.

Un terzo delle 33 edizioni passate della Coppa delle Nazioni, iniziata nel 1957, sono state vinte dalla squadra di casa, per lo più grazie a un'ondata di sostegno emotivo.

I nuovi arrivati, il Sudafrica, lo hanno fatto nel 1996, acclamati dal loro presidente Nelson Mandela che indossava la maglia della squadra come aveva fatto un anno prima quando gli Springboks avevano vinto la Coppa del Mondo di rugby, mentre la vittoria della Tunisia nel 2004 è stata accolta da festeggiamenti di piazza.

Il mese scorso, gli ivoriani sono stati derisi dai loro stessi tifosi quando sono stati umiliati dalla minuscola Guinea Equatoriale nella fase a gironi, sfiorando l'uscita anticipata riuscendo, però, alla fine a passare come l'ultima delle migliori terze classificate.

E così, hanno pure rapidamente riconquistato la fiducia dei loro sostenitori e la vittoria di mercoledì contro i congolesi è stata festeggiata alla grande, causando un ingorgo di tre ore per i viaggiatori che tornavano verso il centro della capitale.