La nazione del deserto ospita i quarti di finale, le semifinali e la finale della principale competizione asiatica per club - che quest'anno ha assunto un nuovo aspetto e un nuovo formato come AFC Champions League Elite - dal 25 aprile al 3 maggio a Gedda.
I club sauditi, ricchi di denaro, hanno attirato stelle dall'Europa: l'Al Ahli di Gedda e i club di Riyad Al Hilal e Al Nassr sono tra i favoriti per sollevare il trofeo il 3 maggio allo stadio King Abdullah Sports City, che ha una capienza di 62.000 posti.
Le squadre saudite hanno dominato le fasi del campionato della Zona Ovest, con l'Al Hilal e l'Al Ahli entrambi imbattuti in otto partite e l'Al Nassr di Ronaldo che ha occupato i primi tre posti.
Il portoghese Ronaldo, ex stella del Manchester United e del Real Madrid, è ancora competitivo all'età di 40 anni e ha segnato sette gol in questa stagione, cercando di vincere la sua prima AFC Champions League al tramonto di una carriera scintillante.
L'allenatore dell'Al Nassr Stefano Pioli è convinto che la sua squadra, che l'anno scorso ha perso ai quarti di finale, possa arrivare fino in fondo.
"Ho sempre grande fiducia nei giocatori grazie al duro lavoro in allenamento", ha dichiarato l'ex manager del Milan. "A volte i risultati non ci rendono giustizia, ma sappiamo di essere sulla strada giusta".
Per prima cosa la sua squadra deve superare i finalisti perdenti dell'anno scorso, i giapponesi del Yokohama F-Marinos che sono in crisi dopo aver licenziato il manager Steve Holland la scorsa settimana, meno di quattro mesi dopo che l'ex assistente di Gareth Southgate era entrato in carica.
Lo Yokohama è in fondo alla J.League con una sola vittoria su 12 partite, ma ha conquistato la qualificazione e ha poi battuto i campioni cinesi dello Shanghai Port per 5-1 negli ottavi di finale.
Firmino, Toney e Mahrez sono i grandi trascinatori dell'Al Ahli
"Le cose non sono andate bene per noi, ma è importante quello che faremo dopo", ha detto il centrocampista dello Yokohama Riku Yamane dopo la sconfitta nella prima partita sotto la guida del manager ad interim Patrick Kisnorbo la scorsa settimana. "Dobbiamo essere tutti d'accordo su come vogliamo giocare, anche nei piccoli dettagli".
I vincitori incontreranno in semifinale un altro club giapponese, il Kawasaki Frontale, o l'Al Sadd del Qatar. L'Al Hilal, che cerca di diventare campione d'Asia per la quinta volta, affronta i debuttanti sudcoreani del Gwangju.
I campioni sauditi hanno lasciato che la superstar brasiliana Neymar tornasse al Santos, ma possono ancora contare su giocatori del calibro del serbo Aleksandar Mitrovic e dei portoghesi Joao Cancelo e Ruben Neves.
"L'Al Hilal è una buona squadra, come la maggior parte delle squadre dell'Ovest e, a dire il vero, è migliore delle squadre dell'Est", ha dichiarato il direttore tecnico del Gwangju Jang Ki-bong.
"Ma noi non abbiamo paura e lotteremo per sfidare i pronostici e assicurarci di fare tutto il possibile per competere contro di loro".
Anche l'Al Ahli ha una ricchezza imbarazzante, che comprende gli ex attaccanti della Premier League Ivan Toney, Roberto Firmino e Riyad Mahrez.
Affronteranno il Buriram United, in Thailandia, e la vittoria potrebbe creare una semifinale tutta saudita contro l'Al Hilal.
"La disputa della finale a Gedda ci aiuterà e daremo il massimo per vincere il titolo", ha dichiarato l'ex attaccante del Manchester City Mahrez.