Il centrocampista dell'Adelaide United ha fatto coming out nel 2021 e ha detto che, nonostante il sostegno del club e degli allenatori, la sua apertura sulla sessualità gli ha portato molta pressione e negatività.
"Ci sono molteplici minacce di morte che mi arrivano quotidianamente. Ed è piuttosto triste da vedere", ha detto nel podcast Footballers Unfiltered della FIFPRO.
"Il mondo del calcio è un luogo molto tossico. Essere un giocatore apertamente gay è qualcosa che non tutti sono in grado di gestire e affrontare".
"Penso che siamo ancora molto, molto lontani dall'accettazione in questo spazio".
"Quindi, questi sono fattori che le persone considerano nel loro coming out e potrebbero non esserlo ora, ma il coming out porta tutta questa attenzione, porta tutta questa pressione, porta tutta questa negatività che influenzerà il loro gioco nel lungo periodo".
Cavallo ha ricevuto abusi omofobici dalla folla quando giocava con l'Adelaide e ha parlato del problema sui social media.
È difficile dire alla gente: "Assolutamente, esci, sii te stesso"", ha spiegato.
"Questo comporta anche una serie di svantaggi di cui la gente non si rende conto".
Cavallo ha detto che avere una rete di supporto intorno a sé lo ha aiutato ad "alzare un muro" per proteggersi dagli abusi.
Ha anche spiegato che avrebbe voluto fare coming out prima, invece di aspettare i 21 anni, perché sentiva di vivere nella menzogna.
"Ero stanco di essere nascosto e di dover andare in giro a nascondermi dalla gente e a non vivere il mio io autentico", ha detto.
"E poi mi chiedevo: perché non è mai successo nel calcio? Perché nessuno è mai uscito allo scoperto per essere se stesso, avere successo e giocare".
"E ora lo capisco guardando al passato, a tutte le negatività, a tutte le cose che ti capitano".