Analisi, può la Danimarca continuare a sorprendere ad alti livelli?

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Analisi, può la Danimarca continuare a sorprendere ad alti livelli?

Analisi, può la Danimarca continuare a sorprendere ad alti livelli?
Analisi, può la Danimarca continuare a sorprendere ad alti livelli?Profimedia
Negli ultimi anni, la nazionale danese ha fatto passi da gigante nella classifica mondiale. La semifinale agli Europei nel 2021, il primo posto nel girone di qualificazione per la prossima Coppa del Mondo in Qatar e una serie di grandi prestazioni nella Nations League di quest'anno hanno portato gli scandinavi nella top 10 della classifica FIFA.

Il record complessivo di partite dell'allenatore Kasper Hjulmand (50) prima del giugno 2022 era di 19 partite vinte, tre pareggiate e sei perse. In quel periodo, oltre alle due sconfitte con il Belgio e quella contro la Finlandia, quando l'attacco cardiaco subito da Christian Eriksen (30) aveva scioccato tutti, si sono registrate la debacle contro la Scozia a qualificazione già ottenuta e quella contro l'Olanda, quando la difesa scandinava era tremendamente in emergenza.

La gestione di Hjulmand ha fatto leva sull'implementazione di un sistema di gioco efficace e divertente, con terzini che avanzano e un pressing continuo per recuperare subito le palle perse. A seconda dell'avversario e della partita, il CT danese opera con due o tre difensori centrali, ma contro la Francia, rivale della fase a gironi della Coppa del Mondo, a settembre, è passato a sorpresa al 4-2-3-1.

In squadra sono presenti tanti giovani affamati, ma spicca anche un solido nucleo di titolari, con Kasper Schmeichel (36), Simon Kjaer (33) e Christian Eriksen a tenere le redini del gruppo e dello spogliatoio.

Hjulmand ha radunato ancora una volta la nazione attorno alla squadra e c'è grande ottimismo in vista delle finali della Coppa del Mondo. Del resto, parliamo di una squadra che quando sta bene può battere chiunque.

PUNTI DI FORZAQuestro gruppo ha visto aumentare ancora di più la coesione nello spogliatoio dopo la vicenda di Eriksen agli Europei. Da quell'esperienza i danesi sono tutti cresciuti mentalmente, arrivando fino alla semifinale, dove hanno perso solo ai calci di rigore contro l'Inghilterra. Dopo aver raccolto tanti elogi per quanto fatto, la Danimarca ha dimostrato continuità di risultati, includendo due vittorie contro i campioni del mondo in carica della Francia. L'armonia e la recente buona forma dimostrate sono i grandi punti di forza di una squadra che ha accumulato molta fiducia in vista di questo Mondiale.

PUNTI DEBOLI

Su tutti spicca una componente comune a molti calciatori: la mancanza di minutaggio nei rispettivi club. È il caso dei vari Thomas Delaney (31), Kasper Dolberg (25) e Mikkel Damsgaard (22). Elementi come Andreas Cornelius (29), Jonas Wind (23), Christian Norgaard (28) e Andreas Christensen (26) sono invece stati tutti colpiti da infortuni che con ogni probabilità avranno condizionato il loro avvicinamento al Mondiale.

UNDICI TITOLARE

Ecco un'ipotesi sugli undici titolari per la prima partita contro la Tunisia, con lo schema che può variare da un 4-3-3 a un 3-4-3, a seconda degli interpreti.

4-3-3

Kasper Schmeichel; Rasmus Nissen Kristensen, Simon Kjaer, Joachim Andersen, Joakim Maehle; Thomas Delaney, Pierre-Emile Hojbjerg, Christian Eriksen; Jesper Lindstrom, Kasper Dolberg, Andreas Skov Olsen

3-4-3

Kasper Schmeichel; Andreas Christensen, Simon Kjaer, Joachim Andersen; Rasmus Nissen Kristensen, Thomas Delaney, Pierre-Emile Hojbjerg, Joakim Maehle; Andreas Skov Olsen, Kasper Dolberg, Christian Eriksen

DUBBI 

Schmeichel è la prima scelta tra i pali da diversi anni. E nonostante un difficile inizio al Nizza, negli ultimi tempi l'ex Leicester è tornato a dimostrare di essere un portiere di livello assoluto.  Al centro della difesa, il capitano della squadra Kjaer si è scrollato di dosso l'infortunio e ha accumulato qualche minuto, e dovrebbe quindi essere titolare. È invece difficile prevedere chi sarà il suo partner in una difesa a quattro. Se Joachim Andersen (26) è stato titolare al Crystal Palace, Christensen è stato a lungo infortunato al Barcelona, ​​e sembra aver recuperato solo di recente. In una difesa a tre, Hjulmand troverà probabilmente spazio per entrambi.

Sulle fasce, Joakim Maehle (25) si è ambientato molto bene nella posizione di terzino sinistro e non ha molta concorrenza in quel ruolo. C'è invece concorrenza per quanto riguarda il ruolo di terzino destro, con Rasmus Kristensen (25) del Leeds e Daniel Wass (33) del Brondby come contendenti. Wass ha più esperienza, mentre Kristensen gioca a un livello più alto in Premier League.

A centrocampo, Hjulmand sarà orientato a schierare Eriksen, Pierre-Emile Hojbjerg (27) e Delaney. Quest'ultimo non ha giocato molto al Siviglia, ma il sostituto più naturale, Christian Norgaard (28), è infortunato da tempo e sta ancora recuperando del tutto, circostanza che indica che a partire titolare sarà Delaney.

Nel tridente, probabili gli impieghi sulle ali di Andreas Skov Olsen (22) e Jesper Lindstrom (22), i quali hanno fatto molto bene nei rispettivi club. Come centravanti il titolare iniziale sarà Dolberg, il quale non ha giocato molto al Siviglia ma vanta una condizione fisica migliore rispetto a quella di Cornelius e Wind, attualmente non al meglio.

 

PREVISIONI

La Danimarca è migliorata molto negli ultimi anni e da quanto dimostrato ultimamente può competere ad alti livelli e con le migliori squadre in circolazione.

La previsione è quella di riuscire a qualificarsi nel gruppo D, anche se bisognerà vedere come verranno fuori dallo scontro con la Francia, una delle favorite del torneo, e se passeranno come primi o secondi del girone. Ciò nonostante, va ricordato che le ultime uscite con i transalpini sono state positive. 

La prospettiva del secondo posto nel girone potrebbe significare uno scontro agli ottavi con l'Argentina, uno scenario sicuramente più complicato.  L'obiettivo, in definitiva, è almeno quello di raggiungere i quarti di finale, che sarebbero già un ottimo segnale di miglioramento e successo.