Analisi: Portogallo, l'ultimo tango di Cristiano Ronaldo

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Analisi: Portogallo, l'ultimo tango di Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo
Cristiano RonaldoProfimedia
Il Portogallo farà la sua ottava apparizione in una fase finale del Mondiale, la sesta consecutiva dalla Coppa del Mondo in Corea del Sud e Giappone nel 2002. Una piena affermazione della nazionale lusitana negli ultimi 20 anni, rafforzata dall'ambizione di voler essere, per la prima volta, campioni del mondo, dopo aver già vinto l'Europeo nel 2016. Alcuni dicono che questa sia la migliore squadra portoghese di sempre, anche se la sua stella principale, Cristiano Ronaldo, è alla sua ultima presenza Mondiale.

La verità è che dalla vittoria della Nations League del 2019, tenutasi in Portogallo, a Porto, sono stati pochi i successi della nazionale portoghese dopo gli Europei in Francia. Nell'Europeo del 2020 è stata eliminata agli ottavi di finale, contro il Belgio, e nella Nations League dell'anno successivo ha perso contro la Francia, quando sarebbe bastato un pareggio, per accedere alle final four della competizione.

Anche nel 2022 il copione è stato lo stesso: sarebbe bastato un pareggio contro la Serbia per andare ai Mondiali, ma il Portogallo ha perso all'Estádio da Luz, rimandando la qualificazione a un fortunato play off, quando dopo aver battuto la Turchia ha incontrato come ultimo ostacolo la Macedonia del Nord, che aveva eliminato l'Italia a sorpresa.

Il Portogallo si presenta a questo Mondiale con il suo più grande campione in innegabile declino - Cristiano Ronaldo sta disputando, probabilmente, la peggiore stagione della sua carriera - ma anche con il suo tecnico nel momento più controverso della sua carriera, dopo i successi degli anni passati. La materia prima per ottenere un successo, però, non manca, con Diogo Costa in porta, Cancelo e Nuno Mendes sulle fasce, Bernardo Silva a centrocampo e Rafael Leão in attacco, anche se sarà pesante l'assenza di Diogo Jota, out per infortunio.

PUNTI DI FORZA

Tra tutte le squadre presenti al Mondiale, il Portogallo sarà quella con i migliori terzini della competizione. A destra ci saranno João Cancelo (28, Manchester City) e Diogo Dalot (23, Manchester United), a sinistra Nuno Mendes (20, PSG) e Raphael Guerreiro (28, Borussia Dortmund). Quattro pesi massimi per sole due posizioni, senza contare gli altri convocati di spessore, come Mário Rui (Napoli), Nélson Semedo (Wolverhampton), João Mário (FC Porto) e Nuno Santos (Sporting).

I lusitani potranno anche contare su un centrocampo di spessore, con Bernardo Silva e Bruno Fernandes dalla Premier League, William Carvalho e Rúben Neves, Matheus Nunes e Otávio e il nuovo giovane talento del Psg Vitinha.

PUNTI DEBOLI

La difesa portoghese è stata a lungo una preoccupazione, vista l'età avanzata dei due centrali protagonisti della nazionale, Pepe (39 anni, FC Porto) e José Fonte (38 anni, Lille).

L'esplosione di Rúben Dias al Manchester City ha portato nuovo slancio e, in questo Mondiale, assisteremo all'esordio assoluto di António Silva, difensore centrale 19enne che sta facendo molto bene al Benfica al fianco dell'argentino Otamendi. Tuttavia, tenendo presente che non ha mai giocato per la nazionale, e tenendo conto anche del prolungato infortunio di Pepe, il blocco centrale della difesa del Portogallo potrebbe rivelarsi uno dei suoi principali punti deboli. Anche in attacco, nostante le tante opzioni, i lusitani più un riferimento offensivo come lo era Pauleta o addirittura Nuno Gomes. André Silva non è più indiscutibile e questa volta è stato convocato Gonçalo Ramos, vista la grande stagione al Benfica, ma l'opzione numero 1 dovrebbe continuare a essere sempre Cristiano Ronaldo.

UNDICI INIZIALE (4-4-2)

Diogo Costa; João Cancelo, Pepe, Rúben Dias, Nuno Mendes; Otávio, Rúben Neves, Bruno Fernandes, Bernardo Silva;  Rafael Leão, Cristiano Ronaldo 

Le scelte per l'undici titolare del Portogallo saranno direttamente legate al modulo che Fernando Santos adotterà per questo Mondiale.

Guardando i 26 convocati e considerando la presenza di Gonçalo Ramos (21, Benfica) e André Silva (27, Lipsia), tutto fa pensare che il tecnico opterà per una maggiore presenza offensiva, con due centravanti di spessore nella formazione iniziale. Per questo, si può pensare che ci sarà un passaggio dal 4-3-3 caratteristico al 4-4-2. 

La scommessa sul 4-4-2 sarà diversa dal passato. Il Portogallo non ha più le classiche ali, come Nani, Ricardo Quaresma o anche il Cristiano Ronaldo dei vecchi tempi. Ha molta qualità e versatilità a centrocampo, che gli permette di giocare con il cosiddetto diamante, optando per un centrocampista più difensivo, tra Rúben Neves e William Carvalho, un centrocampista più dinamico, come Bruno Fernandes (28) o Bernardo Silva (28), e poi due centrali di spessore, come per esempio Otàvio (27).

In difesa, se a destra sembrano esserci pochi dubbi su chi tra João Cancelo e Diogo Dalot partirà dall'inizio, a sinistra la scelta tra Raphael Guerreiro e Nuno Mendes potrebbe dipendere molto dalle caratteristiche dell'avversario che il Portogallo dovrà affrontare.

In attacco, invece, Cristiano Ronaldo dovrebbe avere la certezza del posto da titolare, ma resta da scegliere chi lo affiancherà.

I DUBBI

Diversi i dubbi nell'undici portoghese, soprattutto considerando che il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 non è stato confermato.

Diogo Jota sarebbe stato il titolare inamovibile dell'attacco portoghese ma, vista la sua assenza per infortunio, si rafforza la presenza da titolare di Rafael Leão (23), che sta brillando in campionato a differenza di Joao Felix (23), che sta vivendo invece un periodo buio all'Atletico.

A centrocampo la presenza dal 1' di Otávio sembra ormai confermata, per la sua versatilità e per il fatto che il giocatore del Porto è stato fondamentale per la qualificazione dei lusitani al Mondiale. In difesa, invece, tiene banco la questione di Pepe, che è nelle fasi finali del recupero dall'infortunio che lo ha tenuto fermo a lungo. Se non ci saranno sorprese, sarà lui il titolare insieme all'indiscutibile Rúben Dias.

IL PRONOSTICO

Il Portogallo si presta all'esordio nel gruppo H con buone possibilità di qualificazione, essendo considerato il favorito in tutte le partite, anche quella contro l'Uruguay. L'obiettivo sarà arrivare primi, evitando così quella che sarà molto probabilmente una partita contro il Brasile. L'esordio con il Ghana sarà decisivo per queste aspirazioni, e c'è ottimismo, all'interno della nazionale portoghese, di arrivare lontano in questo Mondiale.

Nel nostro pronostico inseriamo i lusitani tra le prime otto, ovvero ai quarti di finale, ricordando che il miglior piazzamento di sempre del Portogallo ai Mondiali risale al suo esordio, nel 1966, con un terzo posto ottenuto grazie al genio di Eusebio da Silva Ferreira. Nel 2006 i portoghesi hanno quasi ripetuto l'impresa, classificandosi al quarto posto.