Analisi: la Francia campione in carica arriva in Qatar con la spada di Damocle sul capo

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Analisi: la Francia campione in carica arriva in Qatar con la spada di Damocle sul capo

Analisi: la Francia campione in carica arriva in Qatar con la spada di Damocle sul capo
Analisi: la Francia campione in carica arriva in Qatar con la spada di Damocle sul capoProfimedia
È una Francia piena di dubbi e incertezze quella che si presenterà ad Al-Messila, il suo campo base nei sobborghi di Doha, per difendere il titolo di campione del mondo. Alla luce degli ultimi risultati dei Bleus a Euro 2021 resta un grande punto interrogativo. A lasciare un barlume di speranza le prestazioni in Nations League con la vittoria nella Final Four contro la Spagna. Quella sera, il 10 ottobre a San Siro, i pilastri che avevano fatto tanto sognare i francesi nel 2018 erano però in campo. In Qatar sarà assente Paul Pogba, decisivo nella vittoria finale in Russia, e lo stato di forma di giocatori come Benzema, Varane, Kimpembe o Griezmann pone deic dubbi: saranno pronti fisicamente e mentalmente a difendere il titolo di campioni del mondo? I primi elementi della risposta saranno dati martedì 22 novembre, alle 20, contro l'Australia.

"La squadra viene prima di tutto". Questa è la frase che è stata ripetuta più volte da Didier Deschamps, prima che Les Bleus sollevassero la loro seconda Coppa del Mondo in Russia. Bisognerà chiedersi se esiste un "gruppo" in questa versione 2022 della squadra francese. Incapaci di superare ottavi di Euro 2020 contro la Svizzera dopo il rigore sbagliato da Mbappé contro Sommer, gli ultimi risultati dei Bleus sono tutt'altro che confortanti e promettenti. 

Sconfitta dalla Danimarca in Nations League, sia all'andata (1-2) che al ritorno (2-0), la Francia giocherà tra l'altro di nuovo contro i danesi (26 novembre), nella seconda giornata dei gironi. In questo contesto pieno di interrogativi, i Bleus difenderanno quindi il loro titolo di campione del mondo con questa spada di Damocle sulla testa, sperando di non rivivere una storia simile a quella vissuta nel 2002 in Corea del Sud, quando Dennis Rommedahl e Jon Dahl Tomasson, gli attaccanti danesi, eliminarono i giocatori di Roger Lemerre. 

PUNTI DI FORZA

Uno dei principali punti di forza della squadra francese è, senza dubbio, il reparto offensivo. Come nella pelle di Hugh Glass in The Revenant, interpretato da Leonardo DiCaprio - ruolo che gli è valso l'unico Oscar come miglior attore -, Karim Benzema punta al trofeo finale che consacrerebbe la sua magnifica carriera, dopo aver mancato la Coppa del Mondo 2018. Il vincitore del Pallone d'Oro del 2022, in qualità di giustiziere di una squadra impoverita, sarà protagonista insieme a Kylian Mbappé. Il talento nato a Bondy avrà l'opportunità di puntare al secondo titolo mondiale, dopo essere stato decisivo nel 2018, in particolare nella sfida contro l'Argentina. I due giocatori saranno i punti di riferimento per i Bleus in attacco.

Intorno a loro sarà presente un giocatore chiave per Didier Deschamps: Olivier Giroud. Il secondo marcatore della storia dei Bleus (49 gol) che, non è stato selezionato per un po' di tempo dopo Euro 2021, è tornato in squadra e sarà una risorsa essenziale per i francesi. Christopher Nkunku, in auge con il Lipsia, Antoine Griezmann, Ousmane Dembélé e Kingsley Coman completano un attacco di talento. È il principale punto di forza dei campioni del mondo in carica, su cui poggiano molte speranze. 

PUNTI DEBOLI

Il primo dubbio che si può avere, riguardo a questa formazione, è sapere se esiste questa idea di "collettivo", centrale nella conquista della Coppa del Mondo in Russia. Due le assenze più preoccupanti della lista: quella di Paul Pogba (29) e quella di N'golo Kanté (31). Il primo, che ha subito una lesione al menisco del ginocchio destro, è stato il leader naturale dello spogliatoio nel 2018. Il secondo, fuori per quattro mesi per un infortunio al bicipite femorale, è stato il leader della squadra in campo, grazie al suo ruolo di inesauribile tuttofare. Oltre a essere il cuore del gioco tattico dei Bleus, i due uomini hanno incarnato la forza del collettivo creato da Deschamps. 

Assenti da tempo, la loro presenza è venuta meno nel gioco della squadra francese, un fatto che ha influito sui risultati degli ultimi mesi. Sappiamo tutti che la base del calcio è il centrocampo. È da lì che si costruiscono le squadre più grandi. Ed è inevitabilmente un settore chiave che Deschamps e il suo staff dovranno ricostruire. Resta da vedere chi lo comporrà: Youssouf Fofana, suo ex compagno di squadra all'AS Monaco? O Adrien Rabiot, uno dei migliori giocatori della Juventus in questa stagione? La prima partita ufficiale ci darà alcune risposte. 

L'ultimo punto debole riguarda il settore difensivo e le incertezze fisiche di alcuni dei suoi protagonisti. La Francia subisce troppi gol, soprattutto a causa del cambio di sistema attuato durante e dopo l'Europeo, passando a una difesa a 3, e del gran numero di infortuni subiti in questa posizione

Il primo nome che viene in mente è quello di Raphael Varane, vice-capitano dei Bleus, che dal suo arrivo al Manchester United non è stato altrettanto convincente. L'ex Real Madrid non sarà nelle migliori condizioni, a causa di un infortunio alla coscia subito a fine ottobre. Non ci si preoccupa solo della forma fisica di Varane, ma anche di quella di Presnel Kimpembe, che da agosto ha avuto una serie di infortuni. 

Come Pogba e Kanté, i due difensori dei Bleus sono giocatori importanti nella struttura collettiva di Didier Deschamps, avendo svolto un ruolo fondamentale nella conquista della seconda stella nel 2018, sia in campo che nello spogliatoio. Le loro assenze sarebbero quindi problematiche. Bisognerà vedere anche in che forma sarà Karim Benzema, assente con il Real Madrid da diverse partite a causa di un problema fisico. 

UNDICI IDEALE (4-2-3-1)

Lloris; Lucas Hernandez (Théo Hernandez), Kimpembe, Varane, Pavard; Tchouaméni - Rabiot; Mbappé, Griezmann, Dembélé; Benzema.

In un mondo ideale e in una competizione idilliaca, Didier Deschamps dovrebbe, in vista della lista dei 25 consegnata mercoledì 9 novembre, tornare alla difesa a 4, e lo ha ribadito in conferenza stampa. "Per la struttura della lista, non sarà una difesa a tre ma a quattro. È un'analisi lunga, con molte discussioni. Ritengo che i sentimenti di alcuni giocatori alimentino la mia riflessione. Abbiamo fatto alcune cose buone in questo sistema (con tre difensori) invertendo le situazioni in alcune partite, ma spesso eravamo sbilanciati. Per essere tra i migliori in una competizione importante come questa, bisogna essere solidi in difesa. Dovremo difendere meglio e bene. Sono convinto che questo sia il modo migliore e più appropriato", ha detto. Da questo punto in poi, possiamo solo immaginare che l'allenatore francese tornerà alle stesse basi difensive della Coppa del Mondo 2018. Per difendere “meglio” e “bene”, Deschamps dovrebbe rinnovare tre dei titolari che hanno portato la Francia al titolo di campione del mondo, se la loro forma è ottimale: Varane, Pavard e Lucas Hernandez. Mancino come il suo predecessore, Kimpembe dovrebbe intanto prendere il posto di Samuel Umtiti.

A centrocampo, Tchouaméni appare indiscutibile da parte dell'allenatore, dovrebbe essere accompagnato dal giocatore più esperto del gruppo in questa posizione: Adrien Rabiot. Davanti non ci sono dubbi che Mbappé, Benzema e Griezmann saranno allineati. L'unica incertezza riguarderebbe la corsia di destra dove Dembélé, vista la sua forma e il suo status al Barça, partirebbe da favorito davanti a Kingsley Coman o Christopher Nkunku.

PRONOSTICO

Condizionati dalle incertezze fisiche, i Bleus dovranno sicuramente raddoppiare gli sforzi durante la fase a gironi per cercare il primo posto nel gruppo. Conosciuta dallo staff e dai giocatori, la Danimarca sarà l'avversaria numero 1 del Girone D. Difficile individuare una favorita per questo incontro, visto che le incognite sulla squadra francese sono grandi. La Francia è tra le favorite poiché è campione in carica, ma attenzione a non adagiarsi sugli allori.