L’ex portiere Marco Amelia è tornato a parlare del futuro di Gianluigi Donnarumma, protagonista del recente trasferimento al Manchester City dopo l’esperienza al PSG. Intervistato oggi da La Stampa, Amelia non ha usato mezzi termini nel commentare la scelta dei parigini di escludere il portiere dalla rosa titolare.
"Fosse rimasto al PSG, dopo qualche partita in panchina avrebbe giocato. Non reputo assolutamente Chevalier alla sua altezza", ha dichiarato Amelia, sottolineando come il talento di Gigio sia indiscutibile.
Secondo l’ex portiere, il motivo principale dietro l’esclusione del numero uno italiano è da ricercare in dinamiche extra-calcistiche: "Sono questioni nazionalistiche, a Parigi volevano un portiere francese. E poi c'era quel contratto in scadenza. Comprensibile che non volessero perderlo a zero, ma chi si è rivelato decisivo per la vittoria della Champions League da parte del Paris Saint Germain, non meritava questo trattamento".
Le critiche su Gigio e il nuovo corso della Nazionale
Amelia ha poi commentato le critiche sul gioco con i piedi del portiere, che secondo alcuni limiterebbero il suo rendimento: "Chi sostiene questo non capisce nulla. Gigio è il portiere più forte per come para e per la sicurezza che offre, non è vero che non sa usare i piedi. La verità è che sono tutti invidiosi di un ragazzo che ha un equilibrio mentale come pochi e che guadagna tanti soldi".
Non sono mancati nemmeno accenni alla Nazionale italiana, dove Amelia vede un nuovo corso sotto la guida di Gattuso: "Rino ha DNA azzurro, sa come trasmettere i valori. Può contare anche su Buffon e Bonucci, che c'è già un'altra aria si capisce. Non possiamo permetterci di non vincere".