"La más linda", la più bella: parola di Lionel Messi. Nonostante la coppa del mondo continui a essere il trofeo più ambito da tutti i calciatori, quella dalle grandi orecchie fa, oramai, parte della quotidianeità dei giocatori, soprattutto di quelli top, che le rivolgno le proprie migliori attenzioni.
Ed è per questa ragione che il miglior calciatore dei nostri tempi non ha mai nascosto il proprio debole per la Champions League, la competizione che più di qualsiasi altra spinge i campioni a migliorarsi, anno dopo anno.
E, anche quest'anno, è arrivato il momento decisivo: l'irruzione delle semifinali annuncia, infatti, quello che verrà, ma allo stesso tempo ricorda ai tifosi che mancano soltanto quattro partite prima del grande epilogo in programma, quest'anno, a Wembley il prossimo 1 giugno.
Le prime due si disputeranno tra domani e mercoledì sera in Germania, a Monaco di Baviera e Dortmund, dove il Bayern e il Borussia riceveranno la visita delle due principali favorite al titolo: Real Madrid e Paris Saint Germain.
Bayern Monaco-Real Madrid
La Champions League è una preziosissima ancora di salvezza per il Bayern Monaco. Il ricordo che conserverebbero i tifosi bavaresi della, sinora, disastrosa stagione della propria squadra cambierebbe, infatti, radicalmente se Kane e compagni riusciranno ad alzare al cielo la Champions League.
E, in questo senso, non si può davvero dire che Thomas Tuchel non ci sappia fare: mandato via pochi mesi dopo aver portato il Psg alla sua prima e unica finale della massima competizione continentale, il tecnico tedesco ci mise mezza stagione a costruire il suo Chelsea campione d'Europa.
Di fronte, però, ci sarà la squadra che più di ogni altra rappresenta la storia della massima competizione continentale. Le sue 14 Coppe dei Campioni, conquistate in bianco e nero e a colori, fanno paura soltanto a nominarle.
Una squadra, il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che ha fatto della resilienza il suo tratto distintivo: dalle clamorose 'remontadas' di due anni fa alle barricate che gli hanno permesso di eliminare, ai quarti, il Manchester City campione d'Europa in carica.
Borussia Dortmund-Paris Saint Germain
Alle 20 coppe dalle grandi orecchie vinte nella loro gloriosa storia da Bayern e Real, fa da contraltare l'unico titolo dell'altra semifinale, quello che il Borussia Dortmund riuscì a conquistare nel 1997, all'Olympiastadion di Monaco di Baviera, contro la Juventus di Marcello Lippi.
Eppure i favori dei pronostici sono tutti dalla parte del Psg, fiammante campione di Francia, che si ritrovrà di fronte una squadra bistrattata, lo scorso fine settimana, dal Lipsia. Ciononostante, come sa bene l'Atlético Madrid, i francesi dovranno fare attenzione a non andare a sbattere contro il Muro giallonero del Westfalenstadion.
A far pendere la bilancia dalla parte del Psg è, soprattutto, la presenza in campo di Kylian Mbappé, probabilmente il miglior calciatore attualmente in circolazione, che ci tiene in maniera particolare a regalare ai tifosi parigini la loro prima Champions prima di trasferirsi a Madrid.
E nonostante in campionato si sia già preparato a giocare senza di lui, Luis Enrique è il primo a sapere che molte delle possibilità dei suoi ragazzi di diventare campioni d'Europa passano proprio dai piedi del fenomeno di Bondy che, in finale, ironia della sorte, potrebbe trovare proprio il Real.