L'Arabia Saudita pagherà Messi per sponsorizzare il turismo e comprare il suo silenzio

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

L'Arabia Saudita pagherà Messi per sponsorizzare il turismo e comprare il suo silenzio

Messi e la sua famiglia in Arabia Saudita
Messi e la sua famiglia in Arabia SauditaProfimedia
Rese note dal New York Times le cifre dell'accordo tra il fuoriclasse argentino e le autorità del turismo saudita. Il documento, però, contiene anche un asterisco importante: Messi, infatti, non potrà criticare mai l'Arabia Saudita, un paese che sempre al centro delle polemiche per il poco rispetto dei diritti umani.

La fuga dello scorso mese di maggio gli era costata la ramanzina del Paris Saint Germain che lo aveva anche punito lasciandolo fuori per una gara. Dopo essersi scusato pubblicamente, però, Lionel Messi tornò a disposizione di Christophe Galtier.

La Pulga era volata a Riad senza il permesso del club francese per stringere un accordo con le autorità del Turismo saudita per cedere la propria immagine per promuovere il paese. Non proprio il tipo di relazione che i tifosi arabi avrebbero voluto, considerata la super offerta dell'Al Hilal, ma sempre meglio di niente.

Quello che non era ancora stato reso noto erano le cifre che hanno portato il fuoriclasse argentino dell'Inter di Miami ad accettare di diventare uno degli sponsor dell'Arabia Saudita.

A farlo è stato il New York Times che ha rivelato che Leo potrebbe ricevere fino a 25 milioni di dollari nei prossimi tre anni per qualche apparizione commerciale, una manciata di post sui social e alcune vacanze completamente pagate nel regno in compagnia di moglie, figli e amici.

Da lui ci si aspetta che condivida con il suo vasto seguito di follower (solo 470 milioni su Instagram) le immagini di quei viaggi, che avranno un hashtag approvato dai sauditi.

Vietato criticare

Il documento, però, contiene anche un asterisco importante: Messi, infatti, non potrà criticare mai l'Arabia Saudita, un paese sempre al centro delle polemiche per il poco rispetto dei diritti umani.

Il documento in possesso il NY Times potrebbe, però, non essere quello definitivo in quanto è datato 1 gennaio 2021 e in quel momento era stato firmato soltanto da Messi e da suo fratello Rodrigo, che funge da suo direttore commerciale, ma non ancora dai funzionari sauditi.

Detto questo, i termini delineati nel documento sono coerenti con il modo in cui Messi ha utilizzato i suoi account sui social media per promuovere il regno e anche con le visite promozionali che ha effettuato nel Paese.

Lionel Messi
Lionel MessiAFP

Le cifre

Queste sono alcune delle cifre contenute in quel documento:

2 milioni di dollari per un minimo di una vacanza familiare all'anno della durata di cinque giorni o, in alternativa, due vacanze annuali di tre giorni ciascuna. Le spese di viaggio e l'alloggio a cinque stelle sono a carico del governo saudita per Messi e fino a 20 familiari e amici.

Altri 2 milioni di dollari per promuovere l'Arabia Saudita sui suoi social media 10 volte all'anno (vacanze escluse).

2 milioni di dollari in più per partecipare a una campagna turistica annuale.

Altri 2 milioni per opere di beneficenza e apparizioni.