I pronostici della nostra redazione sul Mondiale: chi vincerà e chi sarà la sorpresa?

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I pronostici della nostra redazione sul Mondiale: chi vincerà e chi sarà la sorpresa?

I pronostici della nostra redazione sul Mondiale: chi vincerà e chi sarà la sorpresa?
I pronostici della nostra redazione sul Mondiale: chi vincerà e chi sarà la sorpresa?Profimedia
Nonostante le polemiche che hanno preceduto il fischio d'inizio del Mondiale, è arrivato il momento per il calcio giocato e per i suoi protagonisti di tornare al centro dell'attenzione. Ci sono 32 nazionali pronte a sfidarsi in Qatar, ma quale di queste alzerà la Coppa e quale, invece, sarà la sorpresa del torneo? La nostra redazione ha fatto un bilancio dei protagonisti del torneo, dando i propri pronostici. Cosa ne pensate? Fateci sapere i vostri di pronostici attraverso i social media.

VINCITORE

Marco Romandini (Senior Editor): BRASILE

Credo che dopo il dominio europeo stavolta possa essere il turno di una sudamericana. Argentina e Brasile, non a caso, sono anche le due grandi favorite dai bookmakers. Solletica l’idea che Messi riesca a chiudere con un trionfo la fenomenale carriera per raggiungere, anche nei cuori dei suoi connazionali, Diego. E quale occasione migliore per onorare il Pibe a due anni dalla morte? Se però tralasciamo la poesia e guardiamo le formazioni, il Brasile ha la squadra più forte. Dietro ha difensori forgiati dall’esperienza europea, a centrocampo la solidità e la sagacia tattica di un Casemiro, mentre in attacco è samba pura: Neymar, Vinicio Jr, Raphinha, Rodrygo, Gabriel Jesus, ma anche Richarlison, Martinelli. Si aspettano tutti Neymar, ma credo che la differenza la possa fare Vinicius Jr, ormai maturato come stella al Real e più decisivo nelle giocate del fuoriclasse del PSG. Last but not least: il Brasile non vince il Mondiale esattamente da 20 anni. Non è questione di cabala ma di statistiche: per i verdeoro sono troppi.

Fabio Russomando (Senior Editor): ARGENTINA

Trentasei anni dopo la vittoria dell’ultimo mondiale, l’Argentina ci riprova. Ci riproverà anche Messi, all’ultima apparizione nella competizione iridata. Per lui, chiudere la carriera con il trofeo sarebbe la consacrazione di una percorso fantastico. L’Albiceleste sembra una squadra unita, solida ed esperta. Alcuni dei suoi interpreti sono arrivati a un punto di maturità della carriera che, assieme alle qualità tecniche, potrà fare la differenza.  

Antonio Moschella (Editor): ARGENTINA

Non solo è l’ultimo Mondiale di Messi, che sarà motivato come non mai a trionfare per potersi prendere l’ultimo titolo che gli manca. L’Albiceleste che arriva in Qatar è un gruppo compatto, armonioso e che viene lanciatissimo dagli ultimi tre anni, nei quali è sempre uscito imbattuto da ogni scontro

Giulia Polidoro (Editor): PORTOGALLO

Premettendo che per la legge dei grandi numeri la Coppa del Mondo potrebbe tornare in Sud America, dopo un dominio europeo durato due decadi, se dovesse toccare ancora una volta a una squadra del Vecchio Continente, potrebbe essere la volta del Portogallo. I lusitani non sono la squadra più forte del torneo e neanche quella più in forma, ma hanno tanta qualità in mezzo al campo e tanti interpreti di spessore, già abituati a dare del loro meglio in competizioni internazionali. Conterà tanto anche il fattore Cristiano Ronaldo: nonostante il periodo buio in carriera, il campione portoghese ha dimostrato infinite volte di come sia riuscito a risolvere partite complicate sfoderando delle prestazioni incredibili, spesso motivate da una reazione di rabbia (vedere la sfida di ritorno degli ottavi di Champions League tra Juventus e Atletico Madrid del 2019). Di rabbia negli ultimi mesi CR7 ne ha accumulata tanta e la sua voglia di riscatto potrebbe essere il fattore determinante.

Cristiano Ronaldo
Cristiano RonaldoAFP

LA SORPRESA

MR: SERBIA

La nazionale dell’ex Jugoslavia è abituata a deludere le aspettative nei grandi appuntamenti, ma la Serbia è arrivata prima nel suo girone di qualificazione ed è piena zeppa di esperienza italiana oltre che di talento. Davanti ha una coppia di cecchini come Mitrovic e Vlahovic, quest’ultimo non in grandissima forma ultimamente, ma per loro parlano i numeri: 50 gol in 76 presenze il primo e 8 in 16 il secondo. La coppia potrà tra l’altro approfittare della pioggia di cross a partita che procura Filip Kostic, che in breve tempo è diventato determinante anche nella Juventus. Inoltre, ci si aspetta il salto di qualità sul palcoscenico internazionale di Sergej Milinkovic-Savic. Il gioiello della Lazio ha tutto per imporsi anche in un Mondiale, e ora ha anche l’età e l’esperienza per non farsi prendere dall’emozione. Ciliegina sulla torta: Dusan Tadic. Genialità e incostanza come nella migliore tradizione slava, ma poesia pura quando le Muse decidono di ispirarlo. Uomo capace di spezzare gli equilibri con una giocata contro qualunque avversario. Qualche perplessità sulla difesa, ma gli uomini di Stojkovic daranno filo da torcere a tutte, e anche in un un girone tosto con Brasile, Camerun e Svizzera li vedo agli ottavi.

FR: POLONIA

Per la Polonia l’Europeo è stato disastroso. Una esperienza da dimenticare, con solo un 1 punto conquistato e l’ultimo posto nel girone di qualificazione. Dopo un torneo così deludente, Lewandowski e compagni sono chiamati a un riscatto in una manifestazione ancora più difficile e usurante. La voglia di riscatto dovrà sopperire le carenze in fase difensiva di una squadra che, però, può contare su centrocampo discreto e un attacco di tutto rispetto. In un girone con Argentina, Messico e Arabia Saudita i polacchi possono centrare la qualificazione da secondi e agli ottavi potrebbero trovarsi di fronte una Francia, campione in carica, con più assenze che certezze.

AM: DANIMARCA

L’exploit a Euro 2020 non è stato un fuoco di paglia. Gli scandinavi sono coesi e convinti delle proprie possibilità. Kjaer e compagni arrivano in Qatar con i giri giusti di un motore che appena rodato come non mai.

GP: MAROCCO

Non è sicuramente la squadra africana più forte, ma è quella con più potenziale. Sono tanti i talenti, alcuni ancora un po' acerbi, della nazionale marocchina, a partire da Achraf Hakimi e Hakim Ziyech, passando per En-Nesyri, Amrabat, Sabiri e Cheddira. Le chance di passare un girone di ferro (Belgio, Croazia e Canada le avversarie) sono poche, ma nelle tre gare che sicuramente disputerà al Mondiale potrebbe regalarci qualche bel gol e qualche azione da ricordare, gettando le basi per una grande crescita del Marocco del futuro.

MIGLIOR MARCATORE

MR: KYLIAN MBAPPÉ

Sul giocatore non c’è molto da aggiungere, con il crepuscolo degli dèi è attualmente il più forte del pianeta, anche se ora è affiancato da quella macchina da gol sovrumana che è Haaland. A differenza del norvegese però, Kylian è capace di crearsi da solo le azioni da gol, oltre a giocare in una squadra che riesce a procurargliene parecchie. Orfana di sua maestà Benzema, bloccato proprio all’ultimo da un infortunio, la Francia riporrà tutte le speranze - e il gioco - sul suo enfant prodige. E Mbappé ha le tonnellate di talento necessarie per sbarazzarsi delle difese più ballerine e spezzare gli equilibri nelle partite più difficili. Siccome credo che la squadra di Deschamps arriverà almeno ai quarti, il fenomeno del PSG dovrebbe avere un buon numero di occasioni per timbrare il cartellino.

 

Leo Messi
Leo MessiProfimedia

FR: LIONEL MESSI

Con una Argentina ritrovata dopo la vittoria della Coppa America, il Mondiale di Qatar potrebbe essere quello nel segno di Leo Messi. In un tridente con Lautaro e Di Maria, la Pulce ha tutte le carte in regola per poter chiudere il tornero ai vertici della classifica marcatori.

AM: LAUTARO MARTINEZ

È maturo al punto giusto, è il terminale offensivo di una squadra che propone molto e avrà dalla sua un girone di qualificazione dove le difese non sono certo note per la loro durezza.

GP: LIONEL MESSI

Un'Argentina in grandissima forma (e attualmente detentrice della Copa America) potrebbe arrivare lontano nel torneo. Per questo penso che la Pulce potrebbe imporsi tra i migliori marcatori del Mondiale, visto il ritrovato feeling con la maglia della Albiceleste e il fatto di essere al suo ultimo Mondiale, occasione che lo galvanizzerà e lo porterà a dare il massimo.