L’attaccante prolifico, che ha superato nuovamente quota 100 punti nella scorsa stagione, ha reso chiara la sua ambizione di vincere la Stanley Cup cambiando aria.
In questa intervista esclusiva a Flashscore, Marner parla della sua nuova squadra e di molto altro in vista della stagione NHL 2025/26.
Pensi che Vegas sia una delle principali favorite per la vittoria della Stanley Cup?
"Sì, penso di sì, è proprio per questo che sono venuto a Vegas. Ho grandi speranze che questa squadra sia davvero una seria candidata alla Stanley Cup. Ma la stagione è lunga, non sai mai contro chi giocherai e devi arrivarci con le tue forze. Quindi cerco di non pensare troppo al futuro, mi concentro sul presente e ci sono ancora tanti giorni davanti a noi. Dobbiamo solo assicurarci di migliorare ogni giorno e lavorare per raggiungere quell’obiettivo finale."
Se potessi scegliere, con chi ti piacerebbe giocare in attacco?
"Mi piacciono i miei compagni di squadra, Jack (Eichel) e Barbs (Ivan Barbashev). Questa è la cosa bella di questa squadra: ci sono tanti giocatori di qualità e molti che possono ricoprire diversi ruoli in ogni linea. Quindi sì, resto con i miei compagni di linea, Jack e Barbs."
Guarda l’intervista con Marner
Avrai sicuramente seguito Vegas la scorsa stagione. Che impressione ti hanno fatto?
"È una squadra fisica che muove molto bene il disco, costruisce ottime giocate e gestisce sia la zona offensiva che quella difensiva con e senza il disco. Sono davvero difficili da affrontare, per tanti motivi diversi. L’ho sentito sulla mia pelle quando ci abbiamo giocato contro l’anno scorso."
Che effetto ti fa indossare di nuovo il numero 93, con cui sei cresciuto ma che a Toronto era stato ritirato in onore di Doug Gilmour?
"È fantastico. È un numero che ha sempre significato molto per me, fin da quando ero piccolo, quindi sono davvero felice di poterlo indossare di nuovo. Ha un valore speciale per me, quindi è davvero bello."
Qual è il ricordo più forte che ti porti da Toronto?
"Ovviamente essere stato scelto al draft è stato indimenticabile. Abbiamo vissuto tanti alti e bassi, e sono proprio i momenti difficili che uniscono di più le persone, e noi ne abbiamo affrontati parecchi. Alcuni dei ragazzi più giovani, siamo cresciuti insieme, ci siamo sviluppati molto e siamo diventati uomini, quindi loro saranno sempre come fratelli per me e auguro loro il meglio, ma sono felice di essere qui."
Quanto aspetti con ansia le Olimpiadi?
"Spero di essere convocato! Ancora non è successo. Come ho detto, penso solo al presente, cerco di lavorare al massimo per far parte di quella squadra e arrivarci... Sarà un’esperienza incredibile e penso che tutti la stiano aspettando con grande entusiasmo."
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