Dopo l'abbuffata in campionato, il Napoli torna sulla terra in Coppa Italia, eliminato dalla più modesta Cremonese che al Maradona dà battaglia e conquista una qualificazione insperata.
Visto il dispendio energetico di venerdì e gli impegni in campionato, Spalletti in coppa decide per un profondo turnover dando spazio alle seconde linee: largo a Simeone in attacco, Raspadori e Zerbin sulla trequarti, Gaetano a centrocampo, oltre all’esordio di Bereszynki in difesa.
Il Napoli inizia con buon piglio, facendo girare la palla ma al 18’ la Cremonese colpisce a sorpresa con Charles Pickel, che sfrutta a dovere un assist di David Okereke. Gli azzurri si riversano in attacco e non ci mettono molto a ristabilire la parità: gran botta di Ndombelé, sulla respinta di Carnesecchi arriva Simeone che colpisce la traversa, poi Juan Jesus ribadisce in rete. Non passano neanche due minuti e arriva anche la rete del vantaggio, grazie ad Alessio Zerbin che pennella un cross perfetto per la testa di Giovanni Simeone.
Nel secondo tempo gli azzurri continuano ad attaccare cercando il gol della sicurezza, e invece a pochi minuti dalla conclusione, un cross morbido di Zanimacchia pesca Afena-Gyan, lasciato solo da Bereszynski, che di testa infila Meret e pareggia i conti.
Si va ai supplementari, dove le squadre stanche non smettono di darsi battaglia. Sul finire del primo tempo, Sernicola interviene in maniera troppo dura e viene espulso per doppia ammonizione. Spalletti cerca di approfittare della superiorità numerica e prova il tutto per tutto buttando dentro Osimhen al posto di Ndombelé. Primo pallone giocato dal nigeriano e colpo di testa che mette in difficoltà Carnesecchi, sulla ribattuta arriva Simeone che però colpisce il palo.
Osimhen ci prova ancora nel finale, sotto la pioggia incessante che si abbatte sul Maradona e il clima da FA Cup in campo, ma il risultato non si sblocca. Ai calci di rigore arriva la beffa, decisivo l'errore di Lobotka. Cremonese ai quarti di finale, Napoli fuori. Prima delusione stagionale per gli uomini di Spalletti.