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Coppa del Mondo, show del Marocco contro il Belgio

Coppa del Mondo, show del Marocco contro il Belgio
Coppa del Mondo, show del Marocco contro il BelgioAFP
Più svegli e intraprendenti, gli africani hanno messo sotto un Belgio che appare sempre più dismesso e lontano dai bei tempi

Non è bastato neanche il ritorno del bisonte Romelu Lukaku (29), entrato negli ultimi 10', per evitare la sconfitta del Belgio contro un Marocco sceso in campo determinato e vispo. Sceso in campo per trovare la sua prima vittoria a un campionato del Mondo dopo ben 24 anni, un trionfo storico che permette ai Leoni dell'Atlas di sognare la qualificazione agli ottavi.

Arrivati nel finale i due colpi del K.O. firmati da Abdelhamid Sabiri (25) e Zakaria Aboukhal (22), due giocatori entrati poco prima per scombinare i piani dei belgi, fino a quel momento poco propositivi ma comunque in grado di mantenere un pareggio che gli sarebbe servito moltissimo. Il vantaggio, arrivato al quarto d'ora dalla fine con una geniale esecuzione su punizione del trequartista della Sampdoria, aveva visto il solido portiere belga Thibaud Courtois (30) disattento.

Per il Marocco, tuttavia, era il meritato premio dopo una gara giocata a un'intensità molto elevata e cercando sempre il gol. Dopo che il VAR aveva annullato un gol, sempre direttamente su calcio di punizione, di Hakim Ziyech (29) alla fine del primo tempo, il Marocco non si è scomposto, anzi. Ha trovato la reazione positiva sfruttando la rabbia per il gol invalidato, e alla fine ha raccolto un trionfo che resterà negli annali, e adesso mette gli uomini di Hoalid Regragui (47) nelle migliori condizioni per poter cercare il pass per gli ottavi.

Hakim Ziyech
Hakim ZiyechOpta by Perform Stats

Da segnalare un episodio che ha del curioso: dopo aver cantato l'inno nazionale, il portiere titolare del Marocco Bono (31) ha chiesto immediatamente di non partire titolare per un giramento di testa. In campo è sceso il suo secondo, Munir (33), che ha così messo la sua firma in un successo che in Marocco ricorderanno per sempre. Il Belgio, invece, rischia di essere risucchiato ancora di più nella sua mediocrità. Numero 1 del ranking FIFA, la squadra di Roberto Martinez (49) è lontanissima dai risultati che negli ultimi quattro anni l'hanno vista portarsi sul tetto del mondo per continuità di rendimento. 

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