Il Napoli passa anche al "Maradona" vincendo 3-0 e centra una storica qualificazione ai quarti di finale della massima competizione europea. Per la prima volta i partenopei sono tra le prime otto d'Europa con la speranza di poter scalare ancora la classifica continentale.
Il grosso del lavoro il Napoli lo aveva fatto all'andata vincendo 2-0 in trasferta a Francoforte. Nel ritorno degli ottavi di finale di Champions contro l'Eintracht serviva quindi gestire il risultato e non mettersi nei guai, qualcosa difficile da immaginare quest'anno per gli uomini di Spalletti.
Alla fine è andato tutto come previsto con gli azzurri a fare ordinaria amministrazione nel primo tempo per colpire al termine dei primi 45 minuti con il solito colpo di testa magistrale dell'impetuoso Victor Osimehen (24).
Alla vigilia della gara Spalletti aveva messo in guardia i suoi giocatori per evitare c he si rilassassero sul risultato dell'andata. E così è stato. Il Napoli non ha rinunciato a giocare e non ha snaturato il suo modo di intendere il calcio,con aggressività e propensione offensiva.
Con un Napoli in grande spolvero, assente solo Raspadori ancora infortunato, il tecnico napoletano si è affidato ai soliti, preferendo Matteo Politano (29) a Hirving Lozano (27), ancora non al top della condizione dopo un problema fisico. Ed è stato proprio l'attaccante esterno a confezionare il gol dell'1-0 con un cross pennellato alla perfezione per il compagno di reparto.
L'Eintracht ha provato a portare la partita dalla sua parte, non rinunciando a giocare e cercando di farsi vedere dalle parti di Meret, ma poco è stato fatto per impensierire la difesa azzurra. A pesare, sicuramente, le assenze di Kolo Muani, squalificato per il rosso ricevuto all'andata, e Lindstrom, infortunato, senza considerare l'assenza dei tifosi tedeschi rimasti a Francoforte (tranne quelli che hanno deciso di viaggiare in Italia creando anche caos e scontri in città nel primo pomeriggio).
All'Eintracht va il merito di aver provato di rimanere sempre in partita, anche dopo il 53' quando Osimhen ha fatto gonfiare nuovamente la rete per il 2-0 che ha portato a 4 i gol di vantaggio sui tedeschi nel doppio confronto.
La formazione di Oliver Glasne (48) ha continuato a premere alla ricerca di un gol che non è arrivato, concedendo tanto, se non troppo, agli azzurri che al 43' hanno trovato anche il gol su rigore per fallo di Djibril Sow: a mettere la firma su una partita già chiusa da un pezzo Piotr Zielinski (28).
Per gli azzurri e i loro tifosi una notte magica e un risultato che per i sostenitori partenopei si spera possa essere cancellato con un altro risultato storico nei quarti di finale. Intanto l'attesa è per conoscere la prossima avversaria di Champions League, con una alta probabilità di incrociare una tra Inter e Milan.