Quella tra Torino e Fiorentina è la sfida tra due squadre assolutamente in salute: i granata lo hanno dimostrato nelle ultime partite di campionato, mentre i viola in Europa conquistando la finale di Conference League.

Le fatiche di giovedì costringono Vincenzo Italiano a far riposare alcuni dei suoi uomini più preziosi (Cristiano Biraghi, Gaetano Castrovilli, Arthur Cabral, Nico Gonzalez); mentre Ivan Juric schiera il solito 3-4-2-1, un po' forzato visto le assenze di Alexei Miranchuk - che parte in panchina - e Nemanja Radonjic sulla trequarti.

La partita è divertente, anche se il primo tempo termina solo sullo 0-0: merito delle due squadre che non sono facilmente perforabili e si difendono con ordine.

Nei primi quarantacinque minuti tra le due contendenti sicuramente meglio il Toro, più propositivo ma come spesso accade non troppo freddo sotto porta.

Dopo l'intervallo c'è Luka Jovic (25) in campo al posto di Riccardo Sottil, e la mossa funziona: Christian Kouame si sposta sull'out destro e serve subito un cross al bacio per il serbo, che di testa infila il connazionale Milinkovic-Savic. Male Perr Schuurs.

Per trovare una reazione sugli esterni Juric fa tre cambi all'ora di gioco: dentro Miranchuk, Ola Aina e Valentino Lazaro, fuori Yann Karamoh, Wilfried Singo e Ricardo Rodriguez.

Anche i cambi del tecnico croato hanno il loro effetto, anche se l'1-1 del Toro nasce da un'iniziativa di Alessandro Buongiorno che trova il 'solito' Antonio Sanabria (27): il paraguaiano segna ancora, per la dodicesima volta in campionato, e riporta la gara in parità.

Nella mezz'ora finale, recupero compreso, succede ben poco, e così i due club si devono accontentare del pari che li lascia appaiati in classifica a quota 50.

Sia Toro che Fiorentina devono dunque almeno per il momento rinviare l'approdo all'ottavo posto, che rimane nelle mani del Monza.