Sottil: "Con il Frosinone servirà pazienza", Di Francesco: "Propositivi e aggressivi"

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Sottil: "Con il Frosinone servirà pazienza", Di Francesco: "Propositivi e aggressivi"

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Andrea Sottil
Andrea SottilProfimedia
'Un ringraziamento ai tifosi per gli oltre 13mila abbonamenti'

"Il Frosinone è una squadra che ha dimostrato di avere un'identità ben precisa, Eusebio Di Francesco è un allenatore molto preparato. Hanno grande entusiasmo, hanno vinto meritatamente la Serie B e hanno mantenuto quell'impianto consolidato". Lo ha affermato Andrea Sottil, alle telecamere di Udinese Tv, alla vigilia della gara interna con i ciociari.

"Dobbiamo approcciare con grande lucidità, rispettando l'avversario ma facendo la nostra partita - ha aggiunto - Non dobbiamo pensare di risolverla in 10/15 minuti, ma costruire un match come quello di Salerno, fatto di corsa e umiltà, per portare il pallone nelle zone in cui possiamo metterli in difficoltà".

"I nostri tifosi non smettono di sorprendermi"

Il tecnico ha fatto anche un passaggio sugli oltre 13mila abbonati, record delle ultime stagioni. "È un grande attestato di stima e di passione verso una splendida realtà, che da 29 anni, ininterrottamente, partecipa alla Serie A, sfornando tanti campioni - ha commentato il tecnico - I nostri tifosi non smettono mai di sorprendermi, questi numeri rappresentano la voglia di essere il dodicesimo uomo in campo. Complimenti a loro, noi dobbiamo ricambiare con prestazioni da Udinese".

"Tra quattro-cinque partite saremo al top della forma"

L'allenatore ha tuttavia ricordato che occorrono "quattro o cinque partite vere di campionato perché si arrivi al top della forma. Adesso veniamo dai carichi del ritiro, dalla fatica, dalle intese che si stanno costruendo. Ciò che fa la differenza nelle prime gare del torneo non è solo correre più degli avversari, ma correre bene: non puoi essere sempre aggressivo durante la gara, bisogna saperne leggere i momenti. La squadra è in una buona condizione fisica, cresciamo, ma siamo ancora in rodaggio".

Conclusione sulla continuità come elemento chiave di crescita, concetto che si sposa bene con la situazione di Samardzic: "Più gioca e più si alzano l'autostima, il coraggio e quella che io chiamo la 'condizione da partita'. Entra in gioco l'adrenalina e, su questo, Lazar è cresciuto tanto".

Di Francesco: "Teniamo i piedi per terra"

Morale alto in casa del Frosinone alla vigilia della sfida di Udine, prima trasferta stagionale. Il successo contro l'Atalanta ed un mercato frizzante hanno creato tanto entusiasmo. Ma il tecnico Eusebio Di Francesco getta acqua sul fuoco. "Dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare il nostro percorso con umiltà - dice -. Il nostro obiettivo è la salvezza e nient'altro. L'Udinese è una squadra battagliera con tante ottime individualità".

Di Francesco chiede ai suoi di avere lo stesso spirito avuto nel doppio turno interno. "Guai a stravolgere la nostra identità, dobbiamo essere propositivi ed aggressivi", sottolinea l'allenatore. La formazione dovrebbe rispecchiare quella che ha superato l'Atalanta. Un 4-2-3-1 molto duttile con Cheddira vertice alto e alle spalle una batteria di trequartisti (Gelli, Harroui e Baez) pronta ad inserirsi e creare scompiglio nelle linee avversarie.

L'unica novità certa sarà il rientro del portiere Turati dalla squalifica. "Cerofolini ha ben figurato ma il titolare è Stefano e giocherà lui - non si sbottona Di Francesco - Soulé e Kaio Jorge possono essere impiegati dall'inizio o in corsa. Lirola invece è rimasto a Frosinone perché non è pronto".