Roma, De Rossi contro la decisione della Serie A: "Non ci ha tutelato ma basta ripeterlo"

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Roma, De Rossi contro la decisione della Serie A: "Non ci ha tutelato ma basta ripeterlo"
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Il tecnico dei giallorossi è tornato sulla decisione della Lega Calcio che non ha deciso di recuperare la partita con l'Udinese il 25 aprile, a ridosso della semifinale di Europa League: "Ai ragazzi ora non lo dirò più, andiamo avanti".

"Mi dispiace che Casini non abbia ascoltato le nostre richieste legittime e sacrosante. Mi dispiace per Butti che è un uomo di calcio, è stato nell'Inter del Triplete, non ci abbia capito. Sa benissimo quanto un giorno in più o in meno possano essere determinanti. Detto ciò, punto"

Lo ha detto Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bologna commentando la richiesta non ascoltata dalla Lega di posticipare Udinese-Roma, che si giocherà il 25 aprile in vista della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.

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"Si innesca l'effetto Florida - ha continuato De Rossi - le parole ripetute ti fanno sentire stanchi. Ripetere che siamo stanchi e non ci hanno tutelato può essere controproducente. È vero che non ci hanno tutelato, ma ora basta. Ai ragazzi non lo dirò più".

"Io mi trovo allenato con le parole della società - ha aggiunto -. La stessa Serie A ha sempre aiutato noi e le squadre italiane impegnate in Europa per gestire queste gare nel modo migliore. Qui si è creato un precedente particolare, a mia memoria è la prima volta che non viene accordato un giorno e un orario per aiutare una squadra impegnata in una semifinale così importante".

De Rossi contro Lotito

L'allenatore della Roma ha anche commentato quanto avrebbe detto il presidente della Lazio durante il consiglio nazionale di Forza Italia ("hanno fermato una gara per un codice giallo", ndr).

"Io con Lotito ho un buon rapporto, ma stavolta ha sbagliato. Forse gli è sfuggito un colpo a vuoto. Se qualcuno mette avanti l'interesse e la vita di un giocatore, dovremmo essere tutti d'accordo".

 "Tra l'altro c'è un tweet delle 20:42 di quel giorno della Lazio che dice 'Forza Evan ti siamo vicini' - ha proseguito -, quindi c'era la sensazione che fosse qualcosa di molto grave. Per fortuna poi non lo è stato, ma penso nessuno debba rinfacciarcelo".

Poi ancora: "La Roma non aveva nessun vantaggio a non finire la partita. L'inerzia della gara in quel momento era dalla nostra parte quindi abbiamo fatto una cosa che andava contro il nostro interesse".

De Rossi ha concluso: "Se queste parole arrivano sui social dai ragazzini mi dà fastidio ma poi passa subito, ma se lo facciamo anche noi nel mondo del calcio è diverso. Anche nelle chiacchiere con Butti e Casini è uscita questa cosa. Come se il fatto che poi non fosse grave era una nostra colpa. Un nostro errore".