Marcus Thuram confessa: "Volevo l'Inter da tempo, me l'ha consigliata papà"

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Marcus Thuram confessa: "Volevo l'Inter da tempo, me l'ha consigliata papà"

Marcus Thuram si confessa: "Volevo l'Inter da tempo, me l'ha consigliata mio padre"
Marcus Thuram si confessa: "Volevo l'Inter da tempo, me l'ha consigliata mio padre"Profimedia
Dal ritiro in Giappone dei nerazzurri, l'attaccante francese parla dei suoi primi giorni con la sua nuova squadra

"Ho trovato quello che immaginavo prima di metter piede qui: una grande squadra, una società organizzata, allenamenti di alta qualità. Adoro essere qui". Queste le parole di Marcus Thuram alla sua prima intervista da giocatore dell'Inter, rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Importante per lui l'aiuto di capitan Lautaro e mister Inzaghi: "Con poche parole mi hanno trasmesso molta fiducia dicendomi 'Abbiamo bisogno di te, ci aiuterai molto'".

Un riferimento importante è stato fatto a Lukaku, che tempo fa il francese aveva detto di voler superare: "Rispetto a quando parlai in quel modo sono cresciuto, come giocatore e come persona. Dico solo che io e Lukaku siamo differenti. Lo rispetto, ma io sono altro, siamo molto diversi".

Pochi gol

Per lui è stato importante soprattutto allontanare le critiche che lo accusano di essere un attaccante da pochi gol: "Sa come rispondo? Che quella scorsa è stata la prima stagione della mia carriera in cui ho fatto il centravanti, prima ho sempre giocato da esterno. È il ruolo che preferisco, per il mio gioco è meglio: posso stare vicino alla porta, attaccare lo spazio, far gol, insomma il mio lavoro".

Poi, un concetto importante riguardo il suo contributo: "Meglio un gol o un assist? E cosa cambia? Alla fine dell’azione, è sempre più uno per la mia squadra. Conta vincere, conta aiutare i compagni a farlo.

Consiglio paterno

La motivazione principale per la quale l'attaccante francese ha scelto l'Italia e ovviamente l'Inter è relativa a un consiglio di chi lo ha messo al mondo: "Ha inciso un suggerimento di mio papà Lilian. Lui mi ha consigliato l’Inter. Mi ero già immaginato due anni fa di portare addosso questa maglia. E poi le racconto: l’Inter e i suoi dirigenti mi sono stati molto vicini anche dopo l’infortunio, mi hanno consolato. Questa cosa non l’ho dimenticata".

Per ultimo, una battuta sull'odio attirato da parte dei tifosi del Milan, squadra con la quale sembrava tutto  fatto: "I tifosi rossoneri saranno arrabbiati con me… Ma pazienza! Ognuno fa le sue scelte, io so perché l’ho fatto. Non sono preoccupato dei fischi che mi arriveranno. Tanto è un derby, sarebbero arrivati in ogni caso".