Inter-Juventus
Finalmente è arrivato il momento clou: quello in cui il cacciatore ha a tiro la lepre e la guardia allunga le mani verso il ladro. L'Inter, però, farà di tutto per continuare la propria corsa in testa, consapevole che battendo la Juventus si porterebbe virtualmente a +7 dai bianconeri.
E già, perché, non sempre vincono i cacciatori o le guardie, e i nerazzurri, attualmente con un punto di vantaggio, hanno ancora una partita da recuperare, sebbene il prossimo 28 febbraio sia ancora lontano e, quel giorno, di fronte ci sarà l'Atalanta. Insomma, tutt'altro che una passeggiata di salute.
Ciononostante, in caso di vittoria, a livello mentale, la squadra di Simone Inzaghi si sentirebbe, per la prima volta, davvero in fuga, anche perché l'etichetta di favorita naturale al trionfo in campionato comincia a pesare e un solo punto di vantaggio non basta più per continuare a sentirsi tranquilli.
Ed è proprio per questa ragione che la Juve è consapevole di avere tra le mani l'opportunità di mandare in tilt la capolista, di infliggere un durissimo colpo alle sicurezze di una squadra obbligata a vincere sebbene, con Inzaghi in panchina, lo scudetto non sia mai riuscito a conquistarlo.
Atalanta-Lazio
Se Inter e Juventus sembrano essere le uniche due squadre destinate a lottare per lo scudetto, il Milan ha dimostrato, nelle ultime settimane che, molto difficilmente, chiuderà il campionato al di sotto del terzo posto.
Ed è per questa ragione che la bagarre per la quarta piazza, l'ultima che porta alla prossima edizione di Champions League, sarà, se possibile, ancora più serrata di quella che la scorsa stagione vide proprio i rossoneri spuntarla in extremis, complice la penalizzazione della Juve.
In questo momento, dal quarto posto dell'Atalanta al decimo del Torino, sono tutti autorizzati a sospirare pensando all'inno della massima competizione continentale. Alla lunga, però, la sensazione è che saranno in cinque a giocarsela: oltre alla Dea, anche Roma, Fiorentina, Lazio e Napoli.
E così, in palio, domenica prossima a Bergamo, non ci sono tre, bensì sei punti e a contenderseli saranno due delle squadre più in forma del campionato.
Parma-Venezia
Anche la Serie B, questo fine settimana, ha la sua sfida di alta, altissima classifica. Il Parma capolista, infatti, dovrà difendersi dall'offensiva di una delle sue più immediate inseguitrici.
Il Venezia, infatti, dopo 22 giornate di campionato tallona i ducali a pari punti (41) con la Cremonese, che lo precede in classifica per una mera questione di differenza gol, e a quattro lunghezze dalla vetta.
E la verità è che la durissima sconfitta rimediata lo scorso fine settimana nel derby contro il Modena ha messo in discussione l'annunciata fuga della squadra di Pecchia che, invece, potrebbe essere risucchiata dal gruppo di aspiranti.
Tra i due litiganti, però, come spesso succede, a godere potrebbe essere proprio la Cremonese che a Lecco proverà ad allungare la propria striscia di risultati utili consecuti, ottenendo la quarta vittoria consecutiva.
Palermo-Bari
Il Palermo è, senza dubbio, una delle squadre maggiormente interessate a quello che succede in vetta perché, nonostante le sue prestazioni altalenanti, la promozione diretta è lontana soltanto cinque punti.
Anzi, è proprio il fatto di essere stati capaci di mantenersi nella zona alta della classifica, pur non riuscendo a trovare una certa continuità a rendere ancora più fiducioso Eugenio Corini che, dalla sua, è convinto che, prima o poi, la sua squadra troverà l'equilibrio.
Sotto quest'aspetto, il pareggio conquistato a Catanzaro lo scorso fine settimana, nonostante lo svantaggio iniziale, ha confermato che, a livello mentale, i rosanero ci sono e hanno voglia di dire la loro fino alla fine.
Di fronte, domani sera, ci sarà una delle grandi deluse del campionato. Il Bari, infatti, oltre a non essere riuscito a trovarlo il proprio equilibrio, non sembra nemmeno avere le forze di cercarlo. La drammatica batosta della scorsa primavera fa, evidentemente, ancora molto male. E si nota.