L'annus horribilis della Juve: dalle plusvalenze a Fagioli

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L'annus horribilis della Juve: dalle plusvalenze a Fagioli

Sempre nei guai
Sempre nei guaiAFP
Ai guai giudiziari che hanno portato alla penalizzazione in campionato e alla successiva esclusione per un anno dalle competizioni Uefa, si sono aggiunti, nelle ultime settimane il doping di Pogba e le scommesse di Fagioli. E ad Allegri non resta che fare buon viso a cattivo gioco.

"Non c'è pace per la Juve". L'abbiamo ripetuto così tante volte negli ultimi tempi che, probabilmente, sarebbe logico cominciare a rassegnarsi al fatto che la Vecchia Signora sia permanentemente in guerra.

Nell'ultimo anno, sulla sponda bianconera del Po, è successo di tutto. Sia dentro che fuori dal campo. E praticamente nulla ha avuto un risvolto positivo. È un po' come se il club torinese non sapesse come fare per tirarsi fuori dal pericoloso vortice di scandali in cui è intrappolato. Una sorta di tunnel eterno del quale non riesce proprio a intravedersi l'uscita.

Cristiano Ronaldo
Cristiano RonaldoProfimedia

In molti si affannano a individuare nell'arrivo di Cristiano Ronaldo la genesi di tutti i mali. E se così fosse sarebbe ancora più grave. Perché, in effetti, se una società non è in grado di gestire l'ingaggio di uno dei calciatori più forti della storia, qualche problema c'è. E pure grosso.

Qualcuno potrebbe obiettare che i recenti scandali che hanno visto per protagonisti alcuni tesserati bianconeri siano da imputare a errori individuali dei diretti interessati. Giusto, ma solo in parte. E già, perché se il circolo è vizioso, le possibilità di sbagliare sono maggiori.

Dalla penalizzazione all'esclusione Uefa

Guai a pensare che le dimissioni in blocco di Andrea Agnelli e dei suoi uomini e la loro sostituzione non abbia avuto conseguenze dirette, non solo sulla situazione sportiva e giudiziaria del club, ma anche sullo spogliatoio.

Nel bel mezzo della scorsa stagione, per l'affaire plusvalenze e le altre "facezie" finanziarie, la Corte federale ha inflitto alla Juventus 15 punti di penalizzazione, poi ridotti a dieci. La riduzione, però, non è servita agli uomini di Massimiliano Allegri per conquistare un piazzamento Champions.

Il presidente Agnelli e i suoi uomini (Nedved e Paratici)
Il presidente Agnelli e i suoi uomini (Nedved e Paratici)AFP

Il quarto posto è andato così al Milan che, otto punti più in su, ha riacciuffato, per le grandi orecchie della sua coppa, la massima competizione europea. Bianconeri che, dalla loro, sono stati esclusi anche dalla Conference League per decisione della Uefa e della sua clemenza che la nuova dirigenza si è conquistata facendo un passo indietro sul fronte Superlega.

E, del resto, per un club come la Juve, il più modesto tra i tornei continentali sarebbe stato un fastidioso sassolino nella scarpa. In Conference i piemontesi avrebbero avuto tutto da perdere e nulla da guadagnare.

La classifica della Serie A
La classifica della Serie AFlashscore

A cominciare dalle energie che la Juve deve, per forza di cosa, concentrare sul campionato. Una seconda esclusione dalla Champions League, infatti, porterebbe a un serio ridimensionamento delle ambizioni della Vecchia Signora.

Da Pogba a Fagioli

Ed è per questa ragione che, mentre un po' tutti cercano di tirarlo per la giacca e inserirlo nella lotta per lo scudetto, Allegri continua a ripetere che "l'obiettivo della squadra è quello di tornare in Champions". C'è da credergli. 

Per riuscirci, il tecnico toscano e il suo staff hanno, però, bisogno della collaborazione di tutti. Dai dirigenti ai calciatori. E se il profilo basso di Gianluca Ferrero va proprio in questa direzione, le leggerezze di Paul Pogba e Nicolò Fagioli vanno in senso opposto.

Paul Pogba
Paul PogbaProfimedia

E parliamo, per il momento, di leggerezze perché, fino a prova contraria, siamo tutti innocenti. Tuttavia, non è il massimo della vita dover abbordare una ricostruzione sportiva mentre il tuo numero 10 dovrà difendersi dall'accusa (e dall'evidenza scientifica) di essersi dopato e uno dei giovani più promettenti arrivati in prima squadra dal tuo settore giovanile è indagato per scommesse illegali.

E così, ad Allegri, già da un po' di tempo, non resta che fare buon viso a cattivo gioco. E a forza di farlo gli sta venendo la faccia del joker. Senza dimenticare che, proprio a proposito di cattivo gioco, anche lui è continuamente contestato, con l'unica consolazione che scommettere su un calcio sparagnino non è considerato illegale. Almeno per il momento.

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