Alla mezz'ora del primo tempo l'Inter aveva già compiuto il suo dovere in casa di un Cagliari poco attento in difesa ma fatto a fette da una solidissima realtà del campionato italiano. Il risultato di 0-2 finale rispecchia un notevole squilibrio in campo, con i milanesi a imporsi segnando due reti in nove minuti del primo tempo, quando è stata ipotecata la partita con grande concretezza.
Primo tempo
Al 13' un palo di Lautaro Martinez, colpito con un sinistro di precisione, aveva fatto capire come sarebbero andate le cose. Poi, al 21', un azzardato alleggerimento dei sardi abilitava Thuram, abile a sua volta a servire sulla corsa un Dumfries capace di infilarsi sull'out destro e di colpire con precisione nell'angolo basso opposto. Era il colpo che stordiva i padroni di casa e ringalluzziva gli ospiti, che dopo nove minuti trovavano il raddoppio con un ispiratissimo Lautaro. L'argentino, favorito anche da un posizionamento scellerato da parte dei rivali, controllava, scartava un avversario e realizzava con enorme freddezza. E chiudeva virtualmente i giochi.
Secondo tempo
Con il doppio vantaggio, gli ospiti si sono limitati a gestire nella ripresa, rallentando il ritmo e facendo sfogare un Cagliari che ha provato a reagire, trovando alcune iniziative con le quali ha allarmato in qualche modo la difesa nerazzurra, nonostante Sommer non abbia praticamente quasi mai corso rischi seri.
Nel finale, il palo interno beccato da Calhanoglu confermava il dominio dei nerazzurri, che adesso si riportano in cima alla classifica insieme a Milan, Napoli e Verona. Una dichiarazione d'intenti non da poco. Il ruggito in casa di un Cagliari che ha comunque provato a lottare a tutto campo, trascinato dalla grinta di un ispirato Nandez, è di quelli che fanno capire le intenzioni bellicose di una squadra che vuole andare fino in fondo.
