De Laurentiis senza filtri: "Mi dispiace quando devo esonerare, ma nel calcio capita"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

De Laurentiis senza filtri: "Mi dispiace quando devo esonerare, ma nel calcio capita"

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De LaurentiisProfimedia
Il presidente del Napoli ha sparato a zero su chi vuole portare la Supercoppa in Arabia: "Ma siete deficienti?"

Aurelio De Laurentiis non è uno a cui piace fare prigionieri. Senza peli sulla lingua, il presidente del Napoli ha risposto senza filtri, come al suo solito, alle domande che gli sono state poste, durante un intervento all'Università Luiss di Roma.

Tra gli argomenti toccati dal numero uno del club azzurro, anche il possibile esonero di Rudi Garcia: "A me dispiace quando devi esonerare qualcuno. Ma nel calcio purtroppo avviene di dover fare questo, con la morte nel cuore".

Una decisione che potrebbe essere molto vicina in virtù di quanto rivelato, sempre stamattina, dal Corriere dello Sport. Secondo il quotidiano romano, infatti, esisterebbe "una via d'uscita in caso di esonero" prevista nel suo contratto.

All'allenatore francese, infatti, verrebbe garantito soltanto lo stipendio da 2,8 milioni netti fino al termine alla prossima primavera, ma da quel momento in poi basterebbe una comunicazione via pec per liberarsi del suo contratto.

"Quando devi prendere una decisione così dolorosa, sei il primo a soffrirne - ha sottolineato De Laurentiis - . Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio".

"Decido io"

Su una cosa non ci sono dubbi: "Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà".

"Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro. L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno".

Rudi Garcia, sempre più in bilico
Rudi Garcia, sempre più in bilicoAFP

Le alternative

"È inutile dare la colpa a nuovi interlocutori. Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla. Nel calcio ci sono incidenti, malattie, espulsioni. Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere nello scudetto. Io credo che anche quest’anno fino alla fine ce la giocheremo".

"Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi".

"Supercoppa in Arabia? Deficienti"

Il presidente della società partenopea ha poi affrontato anche il delicato tema della Supercoppa in Arabia: "I Paesi arabi devono regolarizzarsi nel rispetto delle donne e del lavoro. Quando uno parla di sport, che dovrebbe conciliare benessere e salute, se questo non avviene mi devo preoccupare".

L'anno scorso vinse l'Inter
L'anno scorso vinse l'InterAFP

"Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di 120 giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti. Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto 'ragionate'".