I divieti non si fermano a Roma: proibita anche in Olanda la trasferta per Feyenoord-Roma

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I divieti non si fermano a Roma: proibita anche in Olanda la trasferta per Feyenoord-Roma
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La curva sud
La curva sudProfimedia
Vista la forte tensione tra le due tifoserie, anche in Olanda è scattato il divieto per i tifosi giallorossi in vista dei quarti di Europa League.

Minacce, scontri e un passato tumultuoso.

Tre elementi che, dopo aver causato il divieto di acquisto dei biglietti per Roma-Feyenoord in programma il 20 aprile hanno avuto lo stesso effetto anche per la gara d'andata dei quarti di Europa League in Olanda, il prossimo 13 aprile

Come confermato da parte del club con una nota ufficiale, al De Kuip è stata vietata la vendita dei biglietti per la gara d'andata ai tifosi giallorossi. 

"Nell’ultimo periodo ci sono state frequenti consultazioni con Roma e Uefa per discutere le opzioni per i quarti di finale di Europa League. Lo sforzo del Feyenoord e del comune di Rotterdam è stato quello di avere presenti i tifosi in trasferta e di allestire una meravigliosa festa per il calcio. Per un momento è sembrato uno scenario fattibile avere almeno un numero ridotto di 1200 tifosi in trasferta per le partite, ma alla fine le autorità italiane hanno deciso diversamente. I tifosi del Feyenoord non sono i benvenuti a Roma. La Uefa ha annunciato oggi che anche i tifosi italiani non potranno venire a Rotterdam" si legge nel comunicato della squadra olandese.

In questo modo le due società dovrebbe riuscire a minimizzare i contatti fra le due tifoserie, che già in diverse occasioni si sono rese protagoniste di violenti scontri, con conseguenze anche nelle città che facevano da cornice agli incontri.

In Italia, nel 2015, era stata la Barcaccia di Piazza di Spagna a finire vittima della vandalizzazione degli ultras, in Albania, invece, in occasione della finale di Conference di Tirana, il centro città era stato messo a ferro e fuoco dalle frange di tifosi che si erano scontrate prima della gara.

Nel frattempo, però, sui social si moltiplicano le minacce e gli insulti da un lato e dall'altro: frasi che preannunciano comunque alta tensione all'esterno degli stadi nelle due giornate delle gare.