Allegri si gode la vittoria: "Ora stiamo bene", mentre Inzaghi pensa a domenica: “Sarà diverso”

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Allegri si gode la vittoria: "Ora stiamo bene", mentre Inzaghi pensa a domenica: “Sarà diverso”

Allegri
Allegri Profimedia/IMAGO
Il tecnico della Juve è intervenuto a margine della vittoria in Coppa Italia. "Portiamo a casa una brutta sconfitta, ma dobbiamo ricordarci che veniamo da partite strepitose e all'Arechi sarà diverso", ha spiegato, invece, Inzaghi.

Una grande vittoria per la Juventus, che ha centrato i quarti di Coppa Italia imponendosi per 6-1 sulla Salernitana.

 "Abbiamo preso un gol inaspettato, ma la reazione della squadra è stata buona. Quest'anno non eravamo riusciti a ribaltare una partita, questo è un bel segnale, vuol dire che la squadra sta bene. Serviva una partita attenta e i ragazzi lo hanno fatto. Ora bisogna mettere da parte questa partita e da domattina bisogna pensare solo alla partita di domenica, che sarà una gara diversa e compicata", ha commentato Massimiliano Allegri al termine della gara.

Una sfida vinta soprattutto dai giovani bianconeri: "Risposte dai giovani? Le risposte sono arrivate da tutti. In questo momento stiamo discretamente bene. Abbiamo giocato meglio perché abbiamo attaccato molto la linea e correvamo molto in avanti. Serviva più lucidità, soprattutto nel primo tempo abbiamo sbagliato troppo spesso gli ultimi passaggi una volta entrati in area".

Nonostante il gol (e l'autogol procurato) di Yildiz e la prestazione di altissimo livello di Chiesa, Allegri non sembra pensare al tridente: "Yildiz e Chiesa in campo insieme con una prima punta? Dipende dalle condizioni fisiche di Chiesa e dalla crescita di Yildiz. Federico oggi ha fatto una bella partita. Nel calcio di oggi chi entra dalla panchina è molto più importante. Federico, Kean, Weah sono cambi importanti dalla panchina, hanno le caratteristiche per mettere in difficoltà squadre stanche. Poi se saremo bravi a giocare con più attaccanti è anche meglio, ma questo dipende dalla crescita". 

Il tecnico pensa al presente, ma ha anche un occhio al futuro: "Alla Juve c'è sempre stata una società forte. L'anno scorso abbiamo avuto delle difficoltà, ma io ho sempre avuto con me la società e Cherubini. Abbiamo lotatto fino alla fine. Purtroppo l'anno scorso abbiamo perso una semifinale in modo rocambolesco e anche la finale di Coppa Italia. Il lavoro di quest'anno è il frutto anche della stagione passata. Avevamo fatto un buon girone di andata, poi in quelle situazioni lì...".

"Bisogna arrivare tra le prime quattro. Oggi pensavo all'eventuale Champions dell'anno prossimo, che sarà diversa e servirà adattarsi subito. Sarà importante fare subito i punti. Le prime otto si qualificano subito agli ottavi, arrivare tra le prime otto sarà difficile. Bisogna pensare già al futuro, non solo a domani, se no ci si trova senza programmazione".

Inzaghi: "All'Arechi sarà diverso"

Sconfitto, ma comunque ottimista, invece, Filippo Inzaghi. 

"Sono stato costretto a cambiare tantissimo e non era semplice", ha spiegato a Sportmediaset.

"Veniamo da un periodo stupendo e non dobbiamo farci abbattere. Portiamo a casa una brutta sconfitta, ma dobbiamo ricordarci che veniamo da partite strepitose e all'Arechi sarà diverso. Non recupereremo tanti giocatori, ma avremo ad esempio Candreva e Fazio che sono fondamentali. Se la Juve è questa servirà una partita perfetta, il nostro stadio ci darà una mano per tentare l'impresa".