Con la famosa Gabarra dell'Athletic pronta a salpare per la prima volta dopo 40 anni, c'era un'ondata di aspettative tra i tifosi dell'Athletic, mentre l'illustre squadra basca cercava di aggiungere un altro capitolo a una storia di Copa iniziata all'inizio del XIX secolo.
I Pirati di Javier Aguirre erano pronti a prendere d'assalto il campo e a ricordare loro i tempi dolorosi passati, con l'Athletic che aveva perso le ultime sei finali consecutive.
Questa pressione, insieme all'ulteriore posta in gioco della qualificazione immediata all'Europa, ha fatto sì che l'inizio sia stato cauto, e solo al 16° minuto la partita ha visto il primo tiro in porta, un colpo speculativo di Iñigo Ruiz.
Questo sforzo è servito ad alimentare le velleità del Mallorca, con Vedat Muriqi che ci è andato vicino prima che la leggenda del club Dani Rodríguez colpisse di testa nell'angolo superiore per lasciare l'Athletic stordito.
I Leoni cercano con insistenza il pareggio e pensano di aver pareggiato con un tiro ravvicinato di Nico Williams, annullato per fuorigioco, prima che il giocatore si faccia trovare impreparato da una posizione identica poco prima del fischio dell'intervallo.
Il Maiorca sfiora il vantaggio di due gol appena pochi secondi dopo la ripresa, quando Cyle Larin dimostra una velocità e una forza impressionanti e si libera in volata prima di costringere Julen Agirrezabala a un'ottima parata.
L'Athletic però non si lascia intimorire da questi campanelli d'allarme e risponde con un'azione di Williams, che con grande compostezza libera Oihan Sancet, che non sbaglia la conclusione dall'interno dell'area.
Il ritmo del secondo tempo si alza e l'Athletic si ritrova presto in superiorità, ma Gorka Guruzeta perde inspiegabilmente l'occasione di portare in vantaggio la sua squadra, sbagliando il controllo del pallone.
Con la crescente convinzione della formazione basca, Aguirre reagisce prontamente effettuando una doppia sostituzione per alzare il livello a favore della sua squadra.
I cambi non hanno sortito l'effetto desiderato: il Maiorca ha ritrovato l'organizzazione difensiva mostrata nel primo tempo, rallentando la partita e costringendola ai tempi supplementari, che hanno aumentato la tensione del pubblico.
Il sabato sera si è trasformato in domenica mattina, ma, nonostante la stanchezza delle gambe, non ci sono stati segni di sonnolenza nella difesa di entrambe le squadre.
Questa resilienza ha limitato i tempi supplementari a pochissime occasioni, anche se Williams e Muriqi avrebbero potuto fare di più con tentativi ravvicinati prima del fischio d'inizio dei "temuti" calci di rigore.
In queste occasioni c'è sempre la possibilità di essere un eroe e il portiere dell'Athletic Agirrezabala è stato il salvatore della sua squadra, parando due rigori prima che il penalty di Álex Berenguer consegnasse la Coppa del Re alla città di Bilbao.