Andare in casa di una delle realtà più importanti d'Europa per conquistare il primo posto del girone di Champions League, e farlo con una formazione piena di seconde linee. La strategia di Simone Inzaghi è chiara: avendo già sancito il passaggio agli ottavi di finale l'obiettivo più importante nell'immediato è quello di continuare a fare la voce grossa in campionato. La trasferta di domenica sera al Maradona, sulla carta uno scontro diretto nonostante gli otto punti di distacco tra Inter e Napoli in classifica, è di quelle che devono essere preparate con dovizia di particolari.
Ed è proprio per questo che lo stratega di un'Inter alla ricerca di un successo importante dopo tante coppe quest'anno ha fatto chiaramente capire di puntare principalmente al campionato. Le 12 sconfitte dell'anno scorso sono state troppe, e la voglia di riscatto enorme. Miglior attacco e miglior difesa della Serie A, l'Inter affronta la Champions con gli obblighi della grande, e anche dell'ultima italiana a vincerla nel 2010. Eppure, la decisione di lasciare oggi a riposo molti giocatori chiave della squadra risponde all'esigenza principale, quella di poter concentrare le proprie forze preponderanti in una competizione abbordabile nel lungo periodo.
Priorità
A prescindere da quanto possa essere complicata stasera la sfida con un Benfica ancora fermo a zero punti in classifica e in piena crisi, è chiaro che l'intento dell'allenatore dell'Inter è quello di presentarsi in perfette condizioni alla sfida di Napoli, nella quale gli azzurri proveranno a fare lo sgambetto alla capolista. Il Napoli, è vero, non è quello dell'anno scorso e non sta vivendo un periodo buono, specialmente in quella sua casa quest'anno profanata da Fiorentina, Lazio ed Empoli. Eppure continua a essere la squadra campione d'Italia e punta molto nello scontro con i nerazzurri per riprendersi a livello mentale e avvicinarsi alla vetta.
Per quanto utopistica possa essere l'ambizione della squadra allenata da Walter Mazzarri, il cambio di allenatore porta sempre un certo entusiasmo, e l'obiettivo degli azzurri resta comunque quello di assicurarsi una piazza tra le prime quattro in Italia. Motivo sufficientemente importante per Inzaghi, che oggi dovrebbe così far giocare al Da Luz massimo cinque titolari. Perché la sua priorità, così come quella del tecnico partenopeo, è il campionato, attraverso il quali si costruisce il futuro ma anche la grandezza attuale.
Vestire la seconda stella, e farlo prima del Milan, è un'impellenza assoluta per l'Inter tutta. E dopo la finale di Champions raggiunta l'anno scorso un po' per caso per poi onorarla al massimo contro una corazzata come il Manchester City, è arrivato il momento di affermarsi in Italia. Il primo posto nel girone europeo può anche traballare. La partita vera sarà domenica, in uno stadio spesso saccheggiato quest'anno, e alla cui conquista i generali di Inzaghi puntano ad arrivare freschi e riposati.
