Inzaghi presenta la sfida di Champions e punta sul suo fuoriclasse: "Lautaro è da Pallone d'Oro"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Inzaghi presenta la sfida di Champions e punta sul suo fuoriclasse: "Lautaro è da Pallone d'Oro"
Simone Inzaghi assieme a Lautaro Martinez
Simone Inzaghi assieme a Lautaro MartinezAFP
Alla vigilia della sfida Champions contro il Salisburgo, il tecnico piacentino ha affrontato i temi dell'attualità nerazzurra.

Simone Inzaghi si è presentato in sala stampa alla vigilia della sfida di Champions League che l'Inter disputerà domani contro il Salisburgo: "Sabato abbiamo vinto una partita importante, non semplice. Domani è importantissima, in un girone molto equilibrato, dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione, il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona contro il Benfica".

"La concentrazione deve sempre essere massima, sappiamo che c'è tanto da fare e dovremo essere bravi a non guardare a cinque giorni ma a domani". Queste le dichiarazioni più importanti del tecnico nerazzurro.

Thuram

"Le sue qualità penso che fossero note a tutti quanti, è normale che cambiando campionato o cambiando Paese si poteva pensare ci fosse qualche difficoltà d'ambientamento, invece è stato bravissimo e bravissimi sono stati i suoi compagni. L'hanno fatto sentire subito a suo agio e ci sta dando grandi risultati, ma deve continuare così".

Barella

"In conferenza oggi ho diversi dubbi di formazione, perché quando hai un giorno in meno, come capita oggi, ho visto dieci giocatori ieri ed erano quelli che non sono scesi in campo dall'inizio contro il Torino. Gli altri hanno fatto un grande lavoro di scarico, quindi il gruppo si unirà oggi: qualcosa cambierò, le rotazioni devono essere un valore aggiunto perché giocando ogni 72 ore la fatica fisica e mentale si fa sentire. In più, ho tantissimi nazionali, dovrò valutare tutti bene".

Sanchez titolare?

"È pronto, è un giocatore che ho voluto fortemente qua, l'anno scorso avevamo fatto una scelta diversa e ha voluto tornare con grande entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene, non ha fatto grande preparazione ma ha partecipato a entrambe le soste con la sua nazionale. Non so ancora se giocherà dall'inizio, so che Sanchez e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto: Marko ha già dimostrato nelle prime partite, Alexis è già stato tanto tempo qui e ci daranno entrambi grandi soddisfazioni".

Dumfries e Carlos Augusto

"Per quanto riguarda i terzini, chiaramente sono quelli che spendono più di tutti gli altri, per il sistema che adottiamo. Cercherò sempre di cambiarli a partita in corso: lo faccio quasi sempre, perché abbiamo necessità di averli e purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Per fortuna ho Darmian, che ha fatto il terzo l'anno scorso perfettamente e in qualche partita, come a Torino o a Cagliari, per far rifiatare Dumfries fa il quinto nel migliore dei modi".

Il Salisburgo

"Come tutti. Questo ancora di più, perché in un girone così equilibrato come il nostro, con la Real Sociedad dalla quarta fascia che abbiamo visto che tipo di squadra sia, sappiamo che ogni partita sarà molto molto importante: ci vorrà grandissima concentrazione, i ragazzi lo sanno e sanno che il tempo non è tanto, per noi e per i nostri avversari".

Pavard

"Siamo molto contenti di Pavard, è un giocatore perfetto nel nostro sistema e siamo contenti della scelta fatta. Ci sono determinate partite in cui ha fatto molto bene in quel ruolo, inserendosi e andando. Col Torino l'ha fatto meno, veniva da una partita impegnativa in nazionale. Poi ho deciso di toglierlo solo per una questione fisica rispetto a Darmian".

Lautaro da Pallone d'Oro?

"Sì, per il percorso fatto e i trofei vinti. Ci deve essere lì, quella notte. Poi non credo che vincerà, ma deve continuare così, sta facendo benissimo e in questi due anni con me ha fatto molto molto bene".

Da Onana a Sommer

"Non molto, sono rimasti gli stessi principi di gioco. Con Onana e Handanovic eravamo abituati bene, è stato scelto Sommer anche per quello: Yann coi piedi è bravissimo, si sta inserendo bene. Poi è normale che l'Osanna di settembre non fosse l'Osanna che ha chiuso ad aprile-maggio: le qualità tecniche le aveva già da allora, poi è cresciuto moltissimo col tempo, con l'allenamento, con l'aiuto di Handanovic. Sommer ha ottime qualità, sta capendo bene i nostri principi, come Audero".