Non perdeva da un anno in Champions il Benfica, non vinceva da più di un mese l'Inter tra campionato e coppe. Torna a farlo nel momento più importante della stagione, quello dell'andata dei quarti di Champions all'Estádio da Luz di Lisbona.
Una vittoria netta, conquistata sul campo, grazie a un'ottima organizzazione contro un Benfica apparso tutt'altro che irresistibile. Un Benfica affondabile, come dimostrato nell'ultima partita di campionato dal Porto, se aggredito.
Roger Schmidt, privo di Otamendi e Bah, conferma in avanti la coppia Rafa-Gonçalo Ramos supportata sugli esterni dalla vecchia conoscenza nerazzurra Joao Mario e Ausners, mentre Inzaghi sceglie Mkhtaryan con Brozovic e Barella dietro la coppia Dzeko-Lautaro.

Il Benfica, sostenuto dai suoi tifosi, prova a partire in attacco e l’Inter nei primi minuti deve difendersi. Dopo un quarto d’ora, Rafa stuzzica Onana su un rinvio di testa sbagliato da Dimarco su cross di Grimaldo: pronto il destro al volo del portoghese che trova attento l’estremo difensore nerazzurro.
Con il passare dei minuti i padroni di casa allentano la pressione e l’Inter può provare a manovrare, anche se l’occasione più pericolosa che riesce a creare è un tiro di Acerbi dai 35 metri di poco alto.
I sessantamila del Da Luz incoraggiano le aquile che però non riescono a trovare varchi, mentre a centrocampo lasciano praterie che l’Inter non riesce a sfruttare peccando nell’ultimo passaggio. Il più attivo nei nerazzurri nel finale di tempo è Dimarco, che imbeccato da Barella mette al centro ma Lautaro manca l’aggancio a due passi dalla porta.
Nel secondo tempo l’Inter parte aggressiva e al 51’ su una ripartenza veemente sfonda: Bastoni se ne va sulla sinistra e mette in mezzo un pallone perfetto per Barella, che di testa incrocia e la mette nell’angolino.
Quattro minuti dopo, in seguito a un’azione confusa dei portoghesi, lo stesso Bastoni interviene da dietro su Gonçalo Ramos, ma dalla sala Var giudicano l’episodio non passibile di calcio di rigore. Intanto Inzaghi cambia e decide di buttare dentro Lukaku al posto di un Dzeko abbastanza in ombra oggi.
Nonostante lo svantaggio, il Benfica non riesce a reagire, e nelle maglie larghe del centrocampo lusitano l’Inter può manovrare che è un piacere. Oggi funziona tutto: funziona il pressing, funziona Brozovic e anche Barella sembra tornato quello dei tempi migliori.
Dopo un tiro fuori di Grimaldo, l’Inter prova il gol in fotocopia: il cross è ancora di Bastoni (uno dei migliori in campo) sulla sinistra, il colpo di testa stavolta è di Dumfries, ma è troppo centrale e il portiere riesce a respingere. Il successivo tap-in dell'olandese viene invece rimpallato dalla difesa.
Qualche minuto dopo, all'80', il laterale si fa perdonare: se ne va sulla destra e crossa, Joao Mario tocca con il braccio alto e il Var chiama il calcio di rigore. Dal dischetto va Lukaku, che raddoppia.
Inutile il tentativo di forcing finale dei portoghesi, anche perché Ramos allo scadere sbaglia la più limpida delle occasioni davanti a Onana tirandogli addosso. L'Inter può così portare a casa un risultato pesantissimo nella magica notte di Lisbona in cui ritrova il gioco, ritrova la vittoria e mette una seria ipoteca sulla qualificazione. Il Portogallo evidentemente porta bene.
