Carlos Alcaraz ha messo il sigillo sullo US Open 2025 battendo in finale l'ex numero uno al mondo, l'azzurro Jannik Sinner, con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4. Al termine del match, a commentare la prestazione è stato anche il suo allenatore Juan Carlos Ferrero, intervenuto in conferenza stampa: "Direi che è stata una partita perfetta per Carlos e una prestazione incredibile".
Ferrero ha raccontato come il lavoro delle settimane precedenti sia stato determinante per arrivare a questo successo. Dopo la sconfitta a Wimbledon, il team ha analizzato con attenzione non solo quella partita, ma anche il precedente al Roland Garros. L’obiettivo era identificare i dettagli che potevano fare la differenza contro Sinner, soprattutto sui campi veloci.
“Abbiamo rivisto un po’ le partite, Roland Garros e Wimbledon. Abbiamo cercato di individuare le piccole cose che potevamo migliorare per affrontare meglio le prossime partite contro Jannik. È stato molto importante, perché ci siamo allenati per 15 giorni molto concentrati sui dettagli che dovevamo migliorare in vista di Jannik. Sappiamo che su questa superficie, i campi duri, contro Jannik è sempre molto difficile giocarci e lui vince tante partite. Sì, credo che sia servito molto, perché Carlos ha capito cosa doveva migliorare molto, e io ero molto concentrato su questo”.
Crescita
Per Ferrero, la chiave è stata l’approccio aggressivo e continuo di Alcaraz, capace di imporsi nei momenti decisivi: "Carlos ha fatto il 100%. È facile da dire e molto difficile da fare. Oggi la prestazione è stata perfetta. Si è impegnato sempre ad andare a prendersi la partita, ha cercato di mettere pressione sull’avversario".
Il coach ha poi parlato del processo di crescita del suo giocatore, sottolineando che la maturazione è arrivata passo dopo passo: ”Non sta cambiando molte cose. Credo che stia crescendo. È la vita, gli anni che passano, sono cose naturali che arrivano. Ma sì, abbiamo molto chiaro su cosa deve migliorare in campo e fuori, e credo che ora sia più maturo nel credere che queste cose possa migliorarle molto di più per il futuro”.
Ferrero ha rimarcato la straordinaria capacità di Alcaraz di assorbire il lavoro e trasformarlo subito in risultati concreti: “Dopo Wimbledon, gli abbiamo chiesto di migliorare alcune cose per preparare le partite contro Jannik, e in una decina di giorni le ha migliorate significativamente. È incredibile quanto sia bravo a migliorare rapidamente gli aspetti su cui deve lavorare. Ovviamente, Carlos ha solo 22 anni e non possiamo pensare che sia perfetto, anzi, ha ancora moltissime cose da migliorare: tutto un po’. Ha un ottimo diritto, un ottimo rovescio, il servizio sta migliorando, la risposta pure; si può sempre migliorare e, se pensiamo che sia già tutto a posto, commettiamo un grave errore“.
Servizio top
Tra i progressi più evidenti, spicca il servizio, su cui lo staff ha lavorato fin dallo scorso dicembre: “Questo cambiamento è arrivato dall’Australian Open. Credo che lo scorso dicembre abbiamo deciso di cambiare un po’ il suo movimento al servizio. Sapevamo che ci sarebbe voluto del tempo per lavorarci in campo. Penso che in questo momento il suo servizio abbia fatto i maggiori progressi, ed è diventato molto utile in campo, e nei momenti importanti lo usa molto. Sia a Cincinnati che allo US Open, credo che il servizio sia stato una delle chiavi per vincere i tornei, senza dubbio”.