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“Sauna” Shanghai: l’ATP valuta la “heat rule” e pensa a sospendere i match in caso di caldo estremo

Jannik Sinner stremato a Shanghai
Jannik Sinner stremato a ShanghaiHector RETAMAL / AFP

Oltre 30 gradi e umidità al 90% hanno messo in ginocchio i giocatori: da Sinner a Fritz, passando per Ruud e Goffin, in molti si sono ritirati per crampi e disidratazione. L’Atp studia una nuova norma che consenta la sospensione dei match in caso di caldo estremo.

Jannik Sinner è stato l'ultimo. Prima era toccato a Tomas Machac, e prima ancora a Taylor Fritz. E ancora: Casper Ruud, David Goffin, Terrence Atmane, Hamad Medjedovic, Wu Yibing.

Sono i nomi dei giocatori costretti al ritiro nel corso del Masters1000 in corso a Shanghai. Condizioni improbe, le hanno così descritte i diretti interessati. Oltre 30° di temperatura con picchi d'umidità del 90%. Conati di vomito, disidratazione, crampi: le diagnosi, nei primi turni, hanno avuto più risalto delle statistiche. E ora l'Atp sta pensando a una soluzione per evitare - come suggerito da Holger Rune - "che un giocatore muoia in campo".

All'esame, come rilancia Supertennis, ci sarebbe una nuova regola, la "heat rule", innovazione di cui già si era iniziato a parlare lo scorso agosto quando a Cincinnati il francese Arthur Rinderknech collassò in campo lasciando strada al suo rivale di giornata, il canadese Felix Auger-Aliassime.

Sospensione del gioco in caso di condizioni climatiche avverse

In caso di condizioni climatiche avverse un supervisore dell'Atp presente sul campo potrà provvedere alla sospensione del gioco in accordo con un team di medici coadiuvati dalle autorità locali. "Al tempo stesso - dice l'Atp - il Medical Services sta già lavorando per trovare e sviluppare nuove soluzioni in caso di caldo estremo tali da aiutare i giocatori durante i match".

A differenza di quanto accaduto in altri casi, quando le diverse organizzazioni alla guida del tennis non sono riuscite a trovare armonia decisionale, in questo caso sia i Grand Slam che la Wta sarebbero già formalmente all'opera per la creazione di una nuova regola che garantisca pause di gioco più lunghe se non la sospensione del gioco quando in presenza di condizioni climatiche così severe. 

L'Atp ha ribadito come la salute dei giocatori sia "una priorità" e per questo ha sottolineato come la gestione di questa criticità e l'introduzione di una nuova regola siano in corso di valutazione "da giocatori, tornei ed esperti medici".