È visibilmente contento in conferenza stampa Jannik Sinner dopo la vittoria contro l'argentino Mariano Navone al ritorno dalla sospensione dopo il patteggiamento per il caso Clostebol: “Mi do un voto molto alto, al di là del risultato. Questo è stato un giorno fondamentale per me, l’ho affrontato con l’atteggiamento giusto”.
“Aspettavo da tanto questo momento ed è stato fantastico essere qui a Roma - ha continuato Jannik -. Ho ricevuto un grande affetto sin dai primi giorni, e il tifo durante la partita mi ha aiutato anche nelle difficoltà. In campo ero invece tranquillo, provavo un’emozione diversa. Quando ho superato il terzo game ho sentito di nuovo la partita, ho ritrovato me stesso. E pian piano sono riuscito ad alzare il livello. Mi sentivo abbastanza bene”.
C'è una bella differenza tra allenamento e match vero, spiega Jannik: “Cambia tutto. La partita, anche quando sembra in discesa, è una montagna russa. Le sensazioni sono diverse e le percepisci soprattutto all’inizio del match, quando servi la prima volta e cerchi di muoverti nel miglior modo possibile. In allenamento si gioca più liberamente, non ci si preoccupa più di tanto quando si perde un punto. Io sono molto competitivo, e quindi adoro i match ufficiali”.

Un match ufficiale che gli è servito per riassaporare il campo in una partita vera e capire a che livello si trova: “Ora ho un quadro più ampio di ciò che sto facendo bene e di ciò che devo migliorare - ha detto il numero 1 del ranking Atp -. Spero di poter giocare qui ancora una o due partite per vedere a che punto sono e puntare a piccoli miglioramenti. Avevo dubbi prima di scendere in campo oggi. Ho dubbi anche adesso su cosa accadrà nel prossimo match. Ma dobbiamo convivere con i dubbi perché significa che ci tieni davvero, che vuoi migliorare. E poi, sarebbe arrogante non averne”, ha concluso.