Nick Kyrgios ha avuto un set point nel primo set, ma ha perso il tie-break e si trovava sotto 3-0 nel secondo quando si è fermato, mandando il lucky loser olandese Botic van de Zandschulp al secondo turno contro Novak Djokovic.
Si tratta dell'ultima battuta d'arresto per Kyrgios, che non vince una partita ATP dal 2022. Nel settembre del 2023 ha subito un intervento chirurgico al polso per risolvere un dolore debilitante che lo ha colpito non solo in campo ma anche in attività semplici come girare la maniglia di una porta.
"Nessuno in questo sport si è mai sottoposto a una ricostruzione del polso e ha poi cercato di giocare", ha detto Kyrgios, che è stato costretto a stare fuori per 18 mesi. "Ci sono stati giocatori che hanno subito interventi al polso, ma non sono stati così gravi come quelli che ho subito io".
"Sarebbe bello se qualcuno avesse avuto questo infortunio in precedenza, se potessi andare lì e chiedergli: 'Ok, questi sono i contrattempi che hai avuto'".
"A questo punto è tutto un esperimento. Mi è stato detto che probabilmente non avrei mai più giocato a tennis. Mi sento come se fossi proprio lì, sento di poter competere".
"Questo ragazzo (van de Zandschulp) ha battuto (Carlos) Alcaraz agli US Open in due set, e io ho avuto set point contro di lui nel primo set. Sono lì, ma se non sono in grado di finire le partite non ha molta importanza a questo punto".
Kyrgios ha detto che sapeva che sarebbe stata una partita a rischio dopo che il dolore al polso lo ha costretto a interrompere gli allenamenti all'inizio della settimana.
Dolore acuto in allenamento
"Dopo gli Australian Open ho fatto solo riabilitazione, allenamento e poi ho cercato di prepararmi per questo torneo", ha detto Kyrgios.
"Ero a due giorni dal torneo qui e stavo facendo un'ottima sessione di allenamento, e letteralmente al penultimo punto della mia sessione di allenamento ho colpito un dritto, ho sentito un dolore acuto e ho dovuto smettere di giocare".
"Credo che, non lo so, torniamo al tavolo da disegno come squadra e cerchiamo di capire e di trovare un modo per superare queste partite".
"Mi sarebbe piaciuto poter finire questa partita, anche se ho perso, solo come un blocco di costruzione, per dire: 'Ok, sono andato là fuori e mi sono confrontato con un ottimo giocatore, e ho avuto occasioni, set point e breakpoint'. Quindi è come se avessi costruito dei tasselli, ma ora se non riesco a finire le partite diventa un problema".
Ritorno a Miami?
Kyrgios ha detto di non aver rinunciato all'idea di giocare il Miami Open, che inizierà il 19 marzo. "Ovviamente il periodo di Miami non è l'ideale, ma avevo in programma di giocarlo, quindi vedrò come reagisce il mio polso", ha detto.
E non è pronto all'ennesimo forfait. "È l'unica cosa che faccio da quando avevo sette anni: giocare a tennis", ha detto Kyrgios. "Voglio andare in campo e competere".