Poteva essere un grande match, la finale anticipata di questo Roland Garros, l'esperienza contro la spavalderia della gioventù. E invece lo è stato solo per due set. I meriti vanno comunque a un Djokovic che ha fatto valere la sua esperienza, oltre che la sua tecnica, mettendo pressione a un avversario costretto a correre più di quanto è abituato generalmente a fare.
Il vecchio leone ruggisce ancora
Nole appare subito concentrato, alza le palle per mandare fuori giri lo spagnolo, gioca di variazioni e lo costringe spesso in difesa con colpi anticipati e precisi. Nel terzo gioco si porta in vantaggio subito con un 15 approfittando di una palla corta sbagliata da Alcaraz e con un’altra palla corta gli strappa il servizio. Nel sesto il n1 ibeerico sa che è l’occasione buona per rimettere in discussione il set e porta il gioco ai vantaggi. Djokovic soffrendo riesce ad annullare due palle break e sul 5-3, anche leggermente infastidito dal sole, regala all’avversario un’altra opportunità ma si salva e porta a casa il set. La pressione del serbo sul n. 1 spagnolo ha così successo, l’esperienza ha la meglio sulla spavalderia della gioventù.
Alcaraz pareggia i conti
Nel secondo set l’incontro fila avanti senza grandi sussulti fino al 4-3 Alcaraz, cioè quando lo spagnolo cerca di piazzare la zampata in un momento che potrebbe essere decisivo. Djokovic annulla la prima palla break, poi con una volée sbagliata ne concede un’altra e Alcaraz non se la fa sfuggire, strappa la battuta e si porta 5-3. Ma Nole è vivo e vegeto e sul servizio dell’avversario tenta il tutto per tutto, lascia andare i colpi e inizia a fare a pallate con lo spagnolo. Conquista una palla break che Alcaraz sventa sul 30-40 poi se ne procura un’altra su un errore di misura e con un rovescio preciso pareggia i conti. Lo spagnolo torna concentrato, non sbaglia un colpo, si porta 0-40 sul servizio del serbo, che però torna impeccabile in battuta, annulla tutto e riporta il set in parità: 5-5. Ma Alcaraz è determinato e non molla, mentre Djokovic non sembra avere sufficienti energie fisiche per opporsi. Lo spagnolo resiste sul suo servizio, si procura altre tre palle break e chiude il set 7-5.
Arrivano i crampi
Sull’1-1 del terzo set, servizio Alcaraz, il colpo di scena: lo spagnolo si deve fermare per crampi, chiede di essere trattato subito dal fisioterapista, ma per il regolamento perde il gioco a zero. Prova a stringere i denti,ma la mobilità è compromessa dalla paura di forzare e così Djokovic ha gioco facile: si aggiudica il set 6-1 e bissa il risultato nel quarto. Raggiunge così nel modo meno dispendioso la finale del Roland Garros, dove aspetta il vincitore tra Ruud e Zverev.