Altri

Zverev si arrende a Sinner, ma recrimina sulle opportunità mancate: "Ho avuto più occasioni di lui"

Alexander Zverev durante la sua partita alle ATP Finals contro Jannik Sinner.
Alexander Zverev durante la sua partita alle ATP Finals contro Jannik Sinner. REUTERS/Guglielmo Mangiapane

Quarta volta amara per Alexander Zverev contro Jannik Sinner in questo 2025: il tedesco si è arreso 6-4, 6-3 alle ATP Finals di Torino, ma al termine del match ha sottolineato come il punteggio, a suo avviso, non racconti fino in fondo l’andamento della partita.

La precedente sconfitta di Alexander Zverev contro Jannik Sinner risaliva a soli undici giorni fa, quando il tedesco aveva ceduto nettamente per 6-0, 6-1 al Paris Masters. A Torino, però, il due volte campione delle Finals ha avuto diverse occasioni, senza però riuscire a concretizzarle come ha fatto l’azzurro.

Sinner ha infatti ottenuto palle break in un solo gioco per set - quanto è bastato per chiudere la sfida e conquistare il pass per la semifinale - mentre Zverev ne ha avute sette, distribuite in quattro giochi diversi.

Diciassette giorni prima, nella finale del Vienna Open, il tedesco era riuscito a strappare un set all’italiano. Questa volta, invece, non è mai riuscito a trovare il modo di scardinare il servizio di Sinner.

“Penso che oggi la differenza principale sia stata il modo in cui lui ha servito sulle palle break,” ha spiegato Zverev dopo il match. “Ho avuto più occasioni di lui, mi sono sentito molto bene da fondo campo, meglio che a Vienna quasi, ma lui ha avuto due possibilità di break e le ha sfruttate entrambe. Io ne ho avute molte e non ne ho sfruttata nessuna.

Sinner ha messo a segno 12 ace, molti dei quali nei momenti chiave. Nel primo gioco ha servito quattro ace - due dei quali per annullare palle break - mentre nel secondo set è riuscito a rimontare da 0-40 grazie a un ace decisivo che gli ha consegnato il game.

A volte, quando serve così, diventa ancora più difficile,” ha ammesso Zverev. “Sette palle break, sette prime di servizio: non ho avuto nemmeno una seconda. Non sono mai riuscito a entrare nello scambio. Credo di aver fatto una sola risposta e lui ha chiuso con un vincente di diritto. Ha migliorato molto il servizio. Nel complesso, è stata una buona partita, forse più equilibrata di quanto dica il punteggio.”

Alla domanda se Sinner fosse stato “ingiocabile”, Zverev ha risposto con franchezza: “Non direi. Ho avuto molte opportunità, lui una sola, e l’ha sfruttata. Il punteggio dice 6-4, 6-3, ma se si guarda più a fondo la partita, avrebbe potuto andare diversamente. Non giudicate solo dal risultato.”

Dopo il successo all’esordio contro Ben Shelton, il tedesco tornerà in campo venerdì contro Felix Auger-Aliassime: una vittoria gli garantirebbe un posto in semifinale nel Gruppo Bjorn Borg, dove potrebbe ritrovare proprio Sinner, campione in carica, in un’eventuale finale.

“Guarda, spero di rivederlo questa settimana,” ha concluso Zverev.