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VIDEO | Dal girone dominato ai 12 precedenti vinti: Sinner affronta de Minaur per un posto in finale

Jannik Sinner
Jannik SinnerMiguel Reis / NurPhoto / NurPhoto via AFP

Jannik Sinner, trascinato dal tifo torinese e reduce da un girone dominato, sfida Alex de Minaur, già sconfitto in tutti e dodici i precedenti, per conquistare un posto nella finale delle ATP Finals.

Dopo aver dominato il Gruppo Björn Borg da imbattuto, Jannik Sinner torna oggi in campo (non prima delle 14:30) per la semifinale delle ATP Finals contro Alex de Minaur

Una sfida che profuma di déjà-vu e che porta con sé, inevitabilmente, un velo di insidie: da una parte un Sinner in stato di grazia, capace di imporre un tennis di una solidità disarmante; dall’altra un avversario che approda alla semifinale con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere.

ATP Finals - Turin: Sinner Jannik - De Minaur Alex (anteprima video)
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Un cammino perfetto, un’autorità che impressiona

Il numero due al mondo ha attraversato il round robin come una forza della natura: tre vittorie pulite, nessun set ceduto, e la sensazione costante di avere il controllo completo del palcoscenico. L’ultimo successo, quello contro il già eliminato Ben Shelton, è stato poco più di un atto di routine: il 16° trionfo consecutivo del 2025 sul cemento indoor, 15 dei quali conquistati senza cedere un set. Da Melbourne a Vienna, fino a Torino, Sinner ha mostrato una padronanza tecnica e mentale semplicemente clamorosa.

È arrivato in Piemonte da favorito e ha confermato, punto dopo punto, il ruolo che gli era stato cucito addosso. L’unico rammarico è arrivato dal Gruppo Jimmy Connors: la corsa al numero 1 è sfumata per merito di Carlos Alcaraz, perfetto anch’egli nel suo girone e ora matematicamente irraggiungibile nel ranking.

Ma resta il traguardo più importante: difendere il titolo delle ATP Finals, un’impresa riuscita solo a Federer, Djokovic e Hewitt in tutto il XXI secolo. Dodici mesi fa, Sinner aveva conquistato per la prima volta questo trofeo in maniera spettacolare, dominando cinque partite senza concedere più di quattro game a set. Raggiungere nuovamente la finale significherebbe consacrare una supremazia, su suolo italiano, oggi semplicemente incontestabile.

De Minaur, dalla quasi eliminazione alla semifinale

Dall’altra parte troverà Alex de Minaur, il volto più imprevedibile di questa edizione. L’australiano sembrava destinato all’eliminazione dopo la pesante sconfitta con Musetti: era apparso scarico, nervoso, quasi rassegnato. Ma nel giro di poche ore la sua settimana ha cambiato direzione.

Aveva un’unica possibilità per restare in vita: battere Taylor Fritz in due set. Ci è riuscito. Poi serviva che Musetti non compisse l’impresa contro Alcaraz. Anche quello è successo. Così, contro ogni logica e con una sola vittoria nel girone, de Minaur ha conquistato la prima semifinale alle Finals della sua carriera.

Un incrocio pesante: quel 12-0 che non lascia scampo

La montagna da scalare, però, è altissima. Contro Sinner, de Minaur non ha mai vinto: dodici sconfitte su dodici incontri, un bilancio che rientra senza dubbio tra i più sbilanciati della storia recente del circuito. Nel 2025 si sono già affrontati tre volte - Australian Open, Pechino, Vienna - e lo spartito è rimasto sempre lo stesso: dominio Sinner, con un solo set lasciato per strada.

I precedenti tra Sinner e de Minaur
I precedenti tra Sinner e de MinaurFlashscore / Enetpulse

Eppure, se c’è un momento in cui l’australiano può sperare di invertire la rotta, è proprio questo: la pressione è zero, la fiducia è tornata, e la semifinale è già un traguardo di prestigio.

Sinner conosce perfettamente la situazione. Sa cosa significa giocare davanti a un PalaAlpitour pronto a ribollire, sa di affrontare un avversario che arriva sulle ali dell’entusiasmo, e sa che una semifinale delle Finals non permette distrazioni.

Le sue parole sono chiare, mature: “Una delle migliori partite che gli abbia visto giocare è stata quella contro Taylor. Devo stare molto attento. Lui non ha nulla da perdere. Io sì, ho molto da perdere. Sarà davvero tosta”.