A questo punto della stagione, ogni scivolone pesa come un macigno. E quello di Lorenzo Musetti a Parigi rischia di costargli carissimo. Il carrarino, battuto in tre set dal connazionale Lorenzo Sonego, vede ora seriamente a rischio la qualificazione alle ATP Finals di Torino, l’appuntamento che chiude l'anno e incorona gli otto migliori del mondo.
Musetti partiva da una posizione relativamente comoda: ottavo nella Race, con il biglietto quasi in tasca. Ma la sconfitta al Masters 1000 di Parigi lo inchioda privandolo del controllo del proprio destino.
Dietro di lui (3.685 punti), infatti, Felix Auger-Aliassime e Daniil Medvedev intravedono la possibilità di superarlo proprio sul filo di lana. Il canadese, a quota 3.295, dovrà arrivare almeno in finale per completare la rimonta; il russo, ancora più indietro (2660), ha invece bisogno del titolo e di qualche altro incastro favorevole (che Auger-Aliassime non arrivi in finale).
Stagione a due velocità
La parabola di Musetti racconta bene una stagione a due velocità. Straordinario sulla terra battuta, dove ha costruito gran parte dei suoi punti, il toscano ha invece faticato nella seconda parte dell’anno, tra fastidi fisici e rendimento incostante. Le superfici rapide, come quella parigina, continuano a essere terreno minato per il suo tennis elegante ma non sempre incisivo.
Il Masters di Parigi avrebbe dovuto chiudere ufficialmente la sua stagione sul circuito Atp ma, a questo punto, non è escluso che l'azzurro decida di tentare l'ultima carta in uno dei tornei 250 di Metz o Atene, in programma la prossima settimana.
Tutto pur di difendere il sogno di giocare le Finals davanti al pubblico di casa. Un sogno che ora dipende dalla cruda realtà dei calcoli matematici lastminute da vivere con la speranza che, come ha fatto lui, anche qualcun altro compia un passo falso.
