Lorenzo Musetti vuole tornare ad alzare finalmente un trofeo dopo tre anni in cui ha perso tutte e cinque le finali disputate, anche se non vanno dimenticate durante questa astinenza due coppe Davis e un prestigioso bronzo olimpico.
L'ultima gioia in finale è datata 2022 all'ATP 250 di Napoli. Ora, nella finale di un altro ATP 250, quello di Atene, il "Vanda Pharmaceuticals Hellenic Championship", Lorenzo ha l'opportunità non solo di rifarsi, ma anche di conquistare i punti necessari per arrivare alle ATP Finals di Torino scalzando per l'ultimo posto disponibile Auger-Aliassime.
Di fronte ha però un ostacolo non di poco conto, la leggenda Novak Djokovic, che arriva a fine anno dopo aver vinto il suo 100° trofeo Atp a maggio contro Hurkacz (5-7 7-6 7-6) a Ginevra. Un Djokovic lontano dal dominatore degli anni passati e che negli Slam ha dovuto cedere il passo ai più giovani Sinner e Alcaraz, ma comunque arrivando sempre in semifinale (unico insieme a Sinner), oltre ad arrivare in fondo anche nei due Masters 1000 di Miami e Shanghai, fermandosi rispettivamente in finale e in semifinale.
A sfavorire Musetti c'è anche lo storico degli scontri diretti tra i due, che vede in vantaggio Nole per 8-1 su nove incontri, e dove Lorenzo negli ultimi tre match non è riuscito a vincere neanche un set (Miami 2025, Olimpiadi e Wimbledon 2024). L'unica vittoria del tennista di Carrara contro il serbo risale al Masters di Monte Carlo nel 2023 sulla amata terra rossa (4-6 7-5 6-4).
Ora Musetti proverà a batterlo su un campo indoor: "Penso che non abbiamo giocato molto su campi indoor in queste condizioni. Se ricordo bene, ho perso contro di lui una volta a Parigi-Bercy. Le altre volte abbiamo giocato una volta a Dubai, era cemento ma non era indoor", ha detto Lorenzo in conferenza stampa. "L’ultimo incontro risale a molto tempo fa, più di un anno fa. Penso che sarà una partita completamente diversa".
Una superficie che Nole potrebbe apprezzare di più, il carrarino ne è conscio ma è consapevole anche dei suoi progressi sul veloce: "Naturalmente, credo che Novak ami molto questo tipo di condizioni, ma adesso anch'io comincio ad apprezzarle di più. Penso di essere migliorato molto durante l’anno giocando su campi in cemento. Soprattutto su questo tipo di cemento, che è piuttosto veloce".
Musetti è comunque arrivato ad Atene con un solo risultato in mente, la vittoria del torneo per raggiungere la qualificazione alle ATP Finals: "Sono venuto qui con questo obiettivo - ha ammesso in conferenza stampa -. Sapevo che venire qui avrebbe significato dover vincere il torneo, qualificarmi. Questo è il mio obiettivo. È per questo che sto lottando".
L'azzurro arriva in finale dopo una partita assurda contro lo statunitense Sebastian Korda, in cui dopo aver dominato il primo set chiuso con un bagel, ha rischiato di perdere l'incontro dopo aver sciupato un vantaggio di 4-3 nel secondo, anche se nel set decisivo ha mostrato freddezza nei punti fondamentali, annullando anche un match point e chiudendo 6-0 5-7 7-5.
Un dispendio di energie notevole contro il suo avversario in finale che invece ha liquidato in due soli set la pratica contro il tedesco Yannick Hanfmann (6-3 6-4) ma anche un'iniezione di fiducia: "Spero di essere in ottima forma per la finale - ha detto Lorenzo -. Darò il 110% di quello che posso fare o di quello che posso mostrare ai tifosi che mi seguono”.