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VIDEO - Coppa Davis, l'Italia pronta per la caccia al tris, Berrettini: "Siamo pronti", Cobolli: "Siamo tutti leader"

La nazionale italiana
La nazionale italianaDiretta News

La nazionale italiana di Filippo Volandri in conferenza stampa ha parlato delle Final 8 che stanno per iniziare e che la vedrà alla ricerca di uno storico tris nonostante le defezioni dei due top 10 Sinner e Musetti. Il "giallorosso" Flavio: "Non baratterei una vittoria in Davis per lo scudetto della Roma. Per lo scudetto della Roma solo una vittoria in un torneo di singolo"

BOLOGNA - L'ultima conferenza stampa della giornata è il media day dei padroni di casa, nonché vincitori uscenti: la nazionale italiana di Filippo Volandri, che per la caccia a un incredibile tris dovrà fare a meno stavolta dei due top 10 Atp Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.

Defezioni importantissime, ma il team può ancora contare su tennisti di primissimo livello come Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini e il doppio formato da Bolelli e Vavassori.

Capitan Volandri si è detto pronto: "Sono capitano da cinque anni, quindi ormai nulla mi sorprende più. Sappiamo bene che la Coppa Davis non è un torneo normale, è completamente diverso. Sappiamo che il più delle volte le classifiche non contano, quindi non mi impressiona. Non mi sorprende. Penso che il sorteggio di quest'anno sia piuttosto crudele."

Le parole di Filippo Volandri
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Nell'Austria il capitano è una vecchia conoscenza di Volandri, Jurgen Meltzer: "Ci conosciamo da molto tempo - dice l'azzurro - . Mi ha battuto in una finale sulla terra battuta. Io l'ho battuto a Parigi-Berlino sul nostro campo, al coperto, il che è piuttosto strano. Lo conosco personalmente, è un ragazzo fantastico. E un ottimo capitano. Sta facendo un lavoro incredibile. Ecco perché dovremmo avere molto rispetto per lui, ma anche per la squadra austriaca. Hanno bisogno di un ottimo risultato per qualificarsi agli ottavi di finale. Quindi, sì, molto rispetto. Ma partendo da noi, sappiamo di essere una squadra forte, una grande squadra dall'altra parte".

Il giocatore di ranking più alto del team azzurro è Flavio Cobolli, che è anche il più giovane della truppa. Il romano nato a Firenze dice di non sentire la pressione perché non crede di essere il leader nonostante la sua posizione in classifica:"Assolutamente no, sono anche il più giovane. Non sono sicuramente il leader di questa squadra. Siamo tutti leader. Abbiamo un ottimo rapporto tra di noi. Cerchiamo di aiutarci a vicenda in ogni momento della giornata. Quindi penso che siamo tutti leader di questa squadra. E sì, non vediamo l'ora che arrivi la partita contro l'Austria".

Le parole di Flavio Cobolli
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Cobolli arriva al tennis tardi, dopo una prima esperienza come calciatore (era nelle giovanili della Roma). Una scelta di cui non si è certo pentito: "Il calcio non faceva per me assolutamente", e restando in tema calcio, dice che non baratterebbe mai una Coppa Davis per lo scudetto della sua amata Roma: "Assolutamente no", poi aggiunge: "Lo scudetto della Roma lo baratterei solo con una vittoria in un torneo di singolo... oh già mi danno i pizzichi....". 

Le parole di Berrettini
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Chioccia della giovane truppa, oltre ai due veterani del doppio Bolelli e Vavassori, è Matteo Berrettini: "Se sento responsabilità? La responsabilità è sempre relativa nel senso che quando uno viene convocato e quando sogna di giocare questo tipo di partite alla fine penso si crea sempre la chance di essere pronto per tutto quello che succede. Come dicevano i ragazzi prima, quando si entra in campo con la nazionale si sente la responsabilità di dare tutto, ma non del fatto di vincere o perdere: se vinci o se perdi si fa insieme. Abbiamo perso in passato, abbiamo vinto ultimamente e per questo sappiamo che sarà molto dura ma siamo tutti veramente uniti, veramente pronti".