Lorenzo Musetti accarezza il sogno del titolo a Chengdu, ma a rovinare la festa è Alejandro Tabilo. Il cileno si impone in una finale tiratissima, chiusa 6-3, 2-6, 7-6(5) dopo oltre due ore di gioco, con un tie-break finale che premia la sua maggiore lucidità nei momenti chiave.
Lorenzo Musetti sognava il grande ritorno, ma a brillare sul cemento di Chengdu è stato Alejandro Tabilo. Il cileno ha spezzato la rincorsa dell’azzurro in finale, imponendosi in tre set (6-3, 2-6, 7-6) al termine di una sfida intensa, giocata punto a punto fino al tie-break decisivo. Per Musetti, sfuma così la possibilità di conquistare un titolo che mancava da tre anni, e che avrebbe potuto rappresentare una svolta nella corsa verso le ATP Finals 2025.
Tabilo, reduce da una stagione altalenante, ha dimostrato di essere tornato competitivo ai massimi livelli, trovando solidità nei momenti chiave e resistenza mentale nei game più tirati. Musetti, pur autore di un ottimo secondo set e di una buona tenuta nel terzo, si ferma ancora una volta a un passo dal traguardo. È la settima finale di fila persa dall'azzurro.
47 minuti da dimenticare
Parte forte Alejandro Tabilo sul cemento di Chengdu, conquistando il primo set 6-3 con un tennis aggressivo e continuo, che ha tolto ritmo e profondità a un Musetti spesso costretto sulla difensiva. Il cileno, fin dai primi scambi, ha messo in mostra solidità al servizio e una grande efficacia nel prendere campo con il rovescio bimane in diagonale, arma con cui ha costantemente spostato l’azzurro fuori posizione.
L’occasione per Musetti arriva sul 3-2, quando si procura una palla break con un dritto ben costruito, ma Tabilo rientra con coraggio e aggressività, salvandosi a rete. Poco dopo, sul 4-3, è Lorenzo a cedere il servizio: uno slice in rete e un dritto affrettato spalancano la porta al break decisivo.
Sul 5-3, il numero uno cileno chiude i conti con autorità: Musetti annulla il primo set point con un’accelerazione di dritto, ma sulla seconda occasione Tabilo piazza un ace centrale che vale il 6-3. Set dominato in gestione e iniziativa, con l’azzurro costretto a inseguire dopo 47 minuti.
Reazione e rimonta, poi il ko
Nel secondo set, Lorenzo Musetti cambia marcia. L’azzurro parte forte al servizio, concede pochissimo e alza le percentuali di prime. Tabilo comincia a soffrire la maggiore aggressività dell’italiano, che strappa subito il servizio nel secondo game con un bellissimo rovescio incrociato e consolida il break nonostante qualche sbavatura.
Sul 3-1, Lorenzo si procura ben tre palle per il doppio break, ma il cileno si salva con due ace. Musetti però non si scompone, continua a spingere e nel settimo game scatta 15-40 in risposta. Un doppio fallo di Tabilo gli regala il break del 5-2. Da lì, è pura gestione: Lorenzo chiude il set per 6-2 con autorità. Cresce in convinzione, inizia a divertirsi, e rimette la partita in equilibrio.

Il terzo set è una battaglia di nervi: entrambi servono con efficacia e non concedono break. Musetti domina i propri turni, Tabilo si salva nei momenti chiave. Sul 6-5, Lorenzo ha due match point in risposta ma il cileno li annulla con coraggio. Nel tie-break, l’azzurro recupera un mini-break con un lob millimetrico e vola sul 4-1, ma Tabilo non molla: rimonta con aggressività e, sul 6-5, chiude sfruttando un dritto lungo di Musetti.
Un finale amaro per Lorenzo, che vede sfumare il titolo dopo una grande reazione.